SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Tempo di Quaresima

SUL CROCIFISSO I testi Dalla Vita Seconda di San Francesco scritta da Tommaso da Celano (FF 592) Fra tutti gli orrori della miseria umana, Francesco sentiva ripugnanza istintiva per i lebbrosi. Ma, ecco, un giorno ne incontrò proprio uno, mentre era a cavallo nei pressi di Assisi. Ne provò grande fastidio e ribrezzo; ma per […]
9 Marzo 2015

SUL CROCIFISSO

I testi
Dalla Vita Seconda di San Francesco scritta da Tommaso da Celano
(FF 592)
Fra tutti gli orrori della miseria umana, Francesco sentiva ripugnanza istintiva per i lebbrosi. Ma, ecco, un giorno ne incontrò proprio uno, mentre era a cavallo nei pressi di Assisi. Ne provò grande fastidio e ribrezzo; ma per non venire meno alla fedeltà promessa, come trasgredendo un ordine ricevuto, balzò da cavallo e corse a baciarlo. E il lebbroso, che gli aveva steso la mano, come per ricevere qualcosa, ne ebbe contemporaneamente denaro e un bacio. Subito risalì a cavallo, guardò qua e là – la campagna era aperta e libera tutt’attorno da ostacoli –, ma non vide più il lebbroso. Pieno di gioia e di ammirazione, poco tempo dopo volle ripetere quel gesto: andò al lebbrosario e, dopo aver dato a ciascun malato del denaro, ne baciò la mano e la bocca. Così preferiva le cose amare alle dolci (cfr. Pr 27,7), e si preparava virilmente a mantenere gli altri propositi.

 
La preghiera
Lodi alle Virtù
(FF 256; 257; 258)
Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa, pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi con tua sorella, la santa umiltà.
Signora santa carità,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa obbedienza.
Santissime virtù tutte,
voi tutte salvi il Signore,
dal quale venite e procedete.
Non c’è proprio nessuno in tutto il mondo
che possa avere per sé una sola di voi
se prima non muore [a se stesso].
Chi ne possiede una e le altre non offende,
le possiede tutte,
e chi un sola ne offende
non ne possiede  alcuna e le offende tutte.
E ciascuna confonde i vizi e i peccati.
La santa sapienza
confonde satana e tutte le sue malizie.
La pura e santa semplicità
confonde ogni sapienza di questo mondo
e la sapienza della carne.
La santa povertà
confonde ogni cupidigia e avarizia
e le preoccupazioni del secolo presente.
La santa umiltà
confonde la superbia
e tutti gli uomini che sono nel mondo
e similmente tutte le cose che sono nel mondo.
La santa carità
confonde tutte le tentazioni diaboliche e carnali
e tutti i timori della carne.
La santa obbedienza
confonde ogni volontà propria
corporale e carnale
e tiene il corpo di ciascuno
mortificato per l’obbedienza allo spirito
e per l’obbedienza al proprio fratello,
e allora egli è suddito e sottomesso
a tutti gli uomini che sono nel mondo  
e non soltanto ai soli uomini
ma anche a tutte le bestie  e alle fiere,  
così che possono fare di lui quello che vogliono,
per quanto sarà loro concesso dall’alto dal Signore.
 
 
La testimonianza di...
Francesco
"Mi chiamo Francesco, ho 26 anni, studio musica e vivo all’estero. San Francesco mi ha sempre affascinato, sin da quando ero piccolo, forse perché si chiama come me! In effetti, da bambino, collegavo sempre ed immediatamente il mio nome al suo, con la sfrenata immaginazione di quell’età mi confrontavo con lui. A distanza di anni intuisco che ciò che mi colpiva tanto di lui era la sua libertà, quella che nel Vangelo è detta anche “purezza di cuore” (dopotutto “Francesco” viene da franco, che vuol dire libero!). Il desiderio insomma di essere liberi e il coraggio di diventarlo: due qualità che emergono sempre chiare dalla sua storia. Questo fascino particolare è stato una calamita che mi ha spinto ad avvicinarmi di più a lui e al mondo francescano, trasformando l’attrazione in una ricerca. Leggendo, ascoltando, conoscendo da vicino il suo stile di vita, mi sono accorto della complessità della sua storia e della sua scelta, dalla cui radicalità rimango sempre colpito: chi interroga il poverello di Assisi capisce che dietro il suo sorriso semplice si nasconde in realtà una profondità unica – e che quella semplicità è la cosa più ardua da conquistare. Quale mistero allora Francesco! La sua vicenda ha cominciato a mettermi in discussione, a destarmi mille domande, me la rigiravo tra le mani come un cubo di Rubik, incapace di capire il segreto della sua letizia. Poi la mia attenzione si è fermata su un passaggio cruciale della sua vita, un passaggio che mi riguardava: Francesco, nella sua giovinezza, ha toccato un fondo, un momento di crisi totale in cui ha visto svanire i suoi sogni, ha palpato la vanità di tutte le cose; dentro di lui si è fatto assordante un bisogno di senso, che immagino lo torturasse! E in questo vicolo cieco ha teso le mani al cielo e ha posto una domanda - non una domanda qualsiasi ma rivolta all’unico che in quel momento gli sembrava capace di aiutarlo: “Chi sono io e chi sei Tu?” Ecco, dal momento in cui questo “Tu” è entrato nella sua vita e ha cominciato a dialogare con l’”io” di Francesco, lui ha trovato una strada: si è innamorato. L’incontro, questo è l’inizio del nuovo Francesco, la chiave del suo mistero, l’incontro con Gesù crocifisso nel volto di un lebbroso di Assisi. Che fascino questo innamoramento, mi è sembrato qualcosa di più di quella libertà che mi riempiva di entusiasmo, qualcosa di più adulto, di più sfidante, qualcosa che incide davvero la carne! E mi ha messo di nuovo in cammino – Francesco, mi verrebbe da dire, è diventato una strada. Ed ora, in questo momento della mia vita, continuo ad interrogarlo perché mi dica di più su quell’innamoramento che rende nuovi: sono certo che lo farà, senza fretta. A tutti voi consiglio di porre domande a Francesco perché vi sveli il suo segreto, e di andare sempre in profondità come lui ha fatto. Sono certo che troverete una strada affascinante, la strada di un incontro che dà senso a tutte le cose".

 
Le domande

  • Il Lebbroso di Francesco in quali aspetti della tua vita può essere identificato? Cosa o chi ti dà ribrezzo e cerchi di evitare in tutti i modi?
  • Il lebbroso è una delle esperienze della conversione di Francesco; Gesù vive nel deserto le tentazioni del potere, dell’avere, del successo; quali sono per te le tentazioni che devi affrontare ogni giorno?
  • La quaresima può essere un tempo utile per un cammino di conversione e soprattutto di libertà: prova ad individuare alcuni atteggiamenti pratici che ti aiutino in questo “allenamento” spirituale.
  • Cosa vuol dire per te essere libero?
  • Confronta questa tua opinione con la vita di Francesco e la vita e gli insegnamenti di Gesù.
  • In questo tempo penitenziale per prepararti alla gioia della Pasqua ti stai accostando al sacramento della riconciliazione?

SULLA MADONNA

I testi
Dai “Discorsi” di Sant’Agostino
“Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio costui è mio fratello, sorella e madre” (Mc 3,34-35).
Forse non ha fatto la volontà del Padre la Vergine Maria?
Ella credette con fede, per la sua fede concepì e fu scelta per essere colei dalla quale sarebbe nata fra gli uomini la salvezza; per questa fede, fu creata da Cristo prima che Cristo fosse creato in lei.
Maria Santissima certamente ha fatto la volontà del Padre, e per lei è cosa più grande e più gioiosa essere stata discepola di Cristo che essere stata sua madre.
Per questo Maria era beata, perché prima di darlo alla luce portò in seno il suo maestro.
Vedi se quel che dico non è vero.
Mentre il Signore passava seguito dalla folla  e compiva miracoli, una donna disse: “Beato il grembo che ti ha portato!”.
E il Signore, perché non si stesse a cercare la beatitudine nella carne, che cosa ha risposto?
“Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28).
Dunque, per questo è beata Maria, perché ha ascoltato la Parola di Dio e l’ha osservata.
 
La preghiera
Ave Maria di Michel Hubaut

Ave Maria, Madre di tutte le nostre ricerche di questo Dio imprevisto;
dal tempio dove lo perdi, al Calvario dove è perduto, la sua strada ti sembra folle.
Tu sei ognuno di noi che cerca Gesù, senza capire bene la sua vita e le sue parole.
Tu sei la Madre delle oscurità della fede,
che custodisce tutti gli avvenimenti nel suo cuore,
indaga e medita tutti i nostri “perché?” e si fida dell’avvenire di Dio, suo Signore.
Ave Maria, Madre di ogni nostra Pentecoste,
tu sei con gli apostoli la Chiesa che prega e accoglie i doni dello Spirito Santo.
Ave Maria, Madre di tutte le nostre speranze,
tu sei la stella radiosa di un popolo in cammino verso Dio.
Tu sei l’annuncio dell’umanità trasfigurata,
tu sei la riuscita della creazione che Dio ha fatto per la sua eternità.

 
La testimonianza di...
Graziana

"Il nome e la persona di Maria, per me, sono strettamente associati al camminare. Sono nata, infatti, in una parrocchia dedicata a Maria e la mia prima (di tante) processioni l’ho vissuta da dentro il grembo di mia madre. sono poi cresciuta tra casa e parrocchia, sempre sotto lo sguardo della Madre, tra la mia nonna che diceva il rosario mentre mi rifaceva le trecce e le vetrate che abbellivano l’abside della mia chiesa dall’alto delle quali Maria mi guardava e mi raccontava i “misteri” della sua vita con il Figlio. Poi un giorno decisi che non ero più una bambina, ormai ero grande e non avevo più bisogno di Dio; così scelsi altre strade e altre compagnie. Tuttavia, quelli notti in cui la ressa dei miei pensieri e delle mie paure di adolescente non mi faceva dormire, quasi senza volerlo, mi salivano alle labbra le avemarie, a riportare la pace e il sonno, come una carezza di madre. Quando, ormai adulta e ben avviata in una vita bella e umanamente e religiosamente impegnata, sentendo al fondo di tutto una dolorosa inquietudine, mi rimisi a cercare la mia strada, bussai ancora una volta alla porta di Maria.
Ho vissuto di nuovo in sua compagnia tutti i luoghi della mia quotidianità, il lavoro, gli affetti, la parrocchia, ma soprattutto la ricerca, fatta di lunghe passeggiate solitarie, in cui tentavo di decifrare l’intreccio dei miei veri desideri e di quelli di Dio. Mi sono affidata a Maria e non mi ha deluso: la contemplazione dei misteri della sua vita, nell’ascolto della Parola e nella docilità alla Spirito, è stata la password che mi ha aperto il cuore di Dio e il mio; finché mi promisi tutta al Figlio suo, per sempre".

 
Le domande
Gesù ci chiama a fare verità nella nostra vita.

  • Dove sta il tuo cuore?
  • Dio è davvero per te l’unico Signore che dà significato pieno ai tuoi giorni?
  • Sai veramente aprire il cuore ad un ascolto profondo e attento della sua Parola?
  • Credi che la Parola del Signore ti parla e ti accompagna ogni giorno?