Che cosa facciamo? Ci prendiamo un po’ di tempo adesso e cerchiamo di trovare alcuni pensieri che ci aiutino a stare un po’ fermi e ad entrare in noi stessi perché questo è l’obiettivo di questo tempo, di questa domenica: ritrovare un po’ di noi stessi. È una cosa che di solito facciamo con difficoltà, siamo tutti presi: scuola, lavoro, le cose di tutti i giorni. Quindi fermarsi sembra assai difficile. Oggi io non lo so per quale ragion siete qua: è bellissimo vedervi. Però immagino che vi siano diverse ragioni: sicuramente qualcuno vi ha invitati, vi ha chiesto di passare del tempo qui. Qualcuno avrà insistito, per qualcuno non sarà stata una scelta del tutto libera, però alla fine siamo qui: allora proviamo a fare un gioco intelligente, a metterci in gioco, a non lasciar scappar via questo tempo così, come capita. E ovviamente ci sono due/tre cose che ci aiutano ad entrare: il primo fatto, come diceva don Giacomo all’inizio, è che questo è il primo giorno di Avvento; e poi tra dieci giorni si apre l’Anno santo, il giubileo della misericordia e se è giubileo deve essere un tempo diverso. Io non so che film vi siate fatti il giorno che qualcuno vi ha detto: “adesso arriva un anno santo”. Vedete noi più grandi diamo per scontato che si sappia che cos’è. In realtà l’ultima volta che c’è stato l’anno santo son passati quindici anni e la maggior parte di voi erano molto piccoli: quindi è la prima volta che vivete l’anno santo, è la prima volta che vedete il papa aprire la porta. Cosa vuol dire che apre la porta? Spero che qualcuno ve lo racconti. È un anno poi speciale, è l’anno della Gmg, abbiamo pregato con la preghiera della Gmg…
Insomma sono pensieri interessanti, come se sopra di noi ci fosse questo tempo un po’ magico: l’avvento e il Natale che arrivano, l’anno santo che si apre e la preparazione alla Gmg. Alla fine ciascuno di noi dice a se stesso: queste cose ci sono toccano e riguardano tutti, ma io? Dove sono? Queste cose come mi riguardano, in che modo mi toccano nel profondo? E allora lasciamo che questa cose ci provochino un po’ partendo da una domanda che faccio al cuore di ciascuno di voi e vi invito a rispondere: ma voi li fate ancora i sogni? Non quelli di quando si dorme, quelli vanno in automatico (una delle torture più terribili, tra le torture dei campi di concentramento c’era quella di non permettere a uno di sognare. Quando tu vedi uno che dorme e dorme profondamente a un certo punto i suoi occhi si muovono; perché il sogno ti tiene vivo, ti tiene sveglio in qualche modo. Cioè tu dormi, ma sei sveglio, partecipi di quello che ti sta capitando e se vuoi far impazzire una persona gli devi impedire si sognare. Allora appena questi cominciavano a sognare li svegliavano e dopo alcuni giorni andavano fuori di testa).
Io mi auguro che nessuno di notte venga a impedirvi di sognare. Ma io non parlo di quei sogni lì, parlo degli altri. Voi sognate ancora? E mi viene da dire: che cosa sognate? Perché l’avvento e il Natale hanno a che fare con questo: mai come nell’avvento e nel natale ci sono di mezzo i sogni, le stelle, le notti, gli angeli, le visioni. I profeti anzitutto, che vedevano questo personaggio promesso che sarebbe arrivato. Ma poi anche quando si avvicina il tempo: Zaccaria nel tempio che vede l’angelo; Maria vede l’angelo che le porta l’annuncio; Giuseppe vede un angelo in sogno e gli dice “sta tranquillo” e poi la notte, quando Gesù nasce, arrivano gli angeli che cantano “Gloria a Dio nell’alto dei cieli” (dite la verità: non sareste curiosi di sapere come era la melodia?); poi i magi vedono una stella (e per vedere le stelle bisogna essere di notte) e lungo il viaggio i magi vengono avvertiti di nuovo dall’angelo che devono fare un'altra strada. E infine Giuseppe: anche a lui dice: “vai in Egitto” e, poi, “torna a casa”.
A che punto stiamo coi sogni ragazzi? Perché il sogno è anzitutto un diritto, anzi direi che noi abbiamo diritto di sognare ma voi ce l’avete ancora di più perché chi è più giovane ha il futuro davanti. Per quel che ne sappiamo, per come vanno normalmente le cose avete più tempo, vi state affacciando alla vita. Sognate? Cosa sognate? [continua]