La ricerca presentata da Nando Pagnoncelli di Ipsos fotografa le nuove generazioni nelle loro chiusure e nelle loro espressioni di fiducia, anche in una “felicità a sprazzi”.
Cercasi idea che porti il sorriso tra la gente. In palio fino a quasi 30mila euro per realizzare progetti parrocchiali con finalità sociali con e per i giovani.
Don Michele Falabretti chiude a distanza il 13o convegno nazionale lanciando qualche provocazione, ma soprattutto nuove direzioni da seguire nel quotidiano.
I ragazzi sono tutti buoni. Poi, come Pinocchio, incontrano un Lucignolo sulla strada e si lasciano trasportare. E' per questo che è necessario stargli accanto e scommettere su di loro.
‘Il primo compito dell’educatore secondo don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, è esserci e non stare fuori dal campo dove viene giocata la partita’.
Tutti i ‘grandi’ della pastorale giovanile hanno vissuto lo stile della prossimità, a partire da don Giovanni Bosco: la sua scuola era il cortile. Così il salesiano don Rossano Sala, è intervenuto alla terza giornata di lavori.
'Nessuno è solo. Ognuno deve pensare a se stesso non come sventura ma come dono di Dio'. Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco durante la veglia di preghiera, celebrata in cattedrale.
Un cuore libero e fedele, capace di cercare strade nuove perchè il Signore sia annunciato. E' questo l'invito che Mons. Solmi, vescovo di Parma, ha rivolto agli incaricati di pastorale giovanile.
Ci ha provato Pierpaolo Triani, dell’Istituto Toniolo, offrendo in maniera convincente un dizionario essenziale con il quale non solo riflettere sui giovani, ma tenere acceso lo sguardo su di loro…
La ricerca presentata dal dott. Nando Pagnoncelli di Ipsos fotografa le nuove generazioni nelle loro chiusure, nella capacità di adattamento e di fiducia; ne rilevano il concetto di “felicità a sprazzi”.
L'universo giovanile tra difficoltà e speranze nell’omelia di Mons. Claudio Giuliodori
Educare è dare al ragazzo il coraggio verso se stesso. È sostenerlo nella conquista della libertà sua propria. È aiutarlo a trovare la sua strada verso Dio.
Impossibile non pensarci: un porto come quello di Genova fa pensare alle tantissime partenze e arrivi che nei secoli hanno caratterizzato questo luogo.
La cura educativa non è solo abilitazione al saper fare e, tuttavia, non è neppure soltanto custodia del saper essere. Più precisamente è cura del saper vivere.
Si è aperto lunedì alle 15:00 il XIII convegno nazionale di pastorale giovanile, alla presenza del Card. Angelo Bagnasco, Presidente della CEI e Arcivescovo della città ligure che ha accolto gli oltre 500 partecipanti previsti.