La Pastorale giovanile di Roma in questo momento di ulteriore stop a zone, ha messo in piedi un progetto dedicato all’ascolto degli adolescenti.
Falabretti: «Proviamo a leggere quello che è successo durante quest’anno difficile e a cogliere le provocazioni offerte. Le esperienze pastorali sono state stravolte, ma non si sono mai fermate»
Siamo già in piena pandemia digitale, e non possiamo decidere di aspettare che passi: la rete è anche un luogo dove poter vivere un’esperienza educativa.
Il pellegrinaggio europeo dei giovani a Santiago de Compostela previsto per agosto 2021 è stato spostato dal 3 al 7 agosto 2022.
Il Comitato organizzatore di Lisbona ha presentato l’inno ufficiale della prossima edizione internazionale della Gmg che si svolgerà nella capitale portoghese nel 2023.
Un progetto per incentivare e accompagnare delle redazioni di Oratorio composte da ragazzi e giovani.
L’oratorio è «lo strumento che la comunità cristiana utilizza per l’educazione delle giovani generazioni. L’oratorio è casa della comunità. Lo ha detto don Michele Falabretti in una sua intervista con Famiglia Cristiana.
E’ stato presentato ufficialmente il logo dell’incontro internazionale dei giovani – creato dalla 24enne designer portoghese Beatriz Roque Antunez – slittato di un anno a causa del coronavirus.
Al termine di questo anno, ma non ancora di questo tempo così particolare, desideriamo esprimere una riconoscenza profonda per ogni vostro gesto di impegno e attenzione pastorale capace di mostrare tutta la passione della Chiesa in favore dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani.
Nell’agosto del 2021 la Spagna (con il sostegno della CCEE) offre a tutta l’Europa l’esperienza del pellegrinaggio dei giovani europei a Santiago (PEJ21).
10 consigli dedicati alle famiglie, ai loro figli, alle scuole e alle comunità, per navigare senza affogare nell’era di internet, attraverso il genere divertente e colorato del fumetto.
Continuiamo a vivere nel tempo della pandemia. Nel frattempo è bene non fermare la riflessione su ciò che tutto questo comporta per la vita e le nostre azioni pastorali. Ecco alcune riflessioni e piccoli passi di progettazione.
Don Michele Falabretti: i nostri ragazzi hanno toccato con mano la fragilità della vita. Tocca a noi dare loro ascolto, cura, nuovi cammini e accompagnamento.
E’ cominciata la scuola e si prova a ripartire tutti con nuove sfide perché il tempo appena trascorso ci ha insegnato che si può ‘restare’ nelle situazioni, nonostante tutto e in modi diversi.
Falabretti: gestire la fase post emergenza ha imposto a tutti di ripensare le azioni tradizionali e dialogare da vicino con le istituzioni locali. Una chance per crescere e aumentare le competenze.