Il nome “Tenda dell’Incontro”, fa riferimento alla tenda del convegno, dove erano custodite le tavole dell’alleanza e dove Dio scendeva e si fermava a parlare con Mosè faccia a faccia. E’ simbolo di una parola accolta, che libera la vita; una parola della e per la vita. La tenda rappresenta la possibilità per i giovani e gli adulti di ascoltare i vissuti esistenziali e affermare la speranza in un futuro come pienezza. La tenda è il segno di una storia significativa che si offre all’altro nel racconto e nella testimonianza. La tenda è l’occasione per verificare le nostre prassi pastorali, per far camminare insieme adulti e giovani delle nostre comunità, per portare aria fresca alla nostra pastorale, per ripartire con slancio sulle vie del Vangelo.
L’intento è anche di raggiungere i giovani “lontani” dalla vita della comunità ecclesiale.
Il progetto vedrà coinvolte le zone della diocesi in una settimana (dalla domenica al sabato) durante la quale realizzare incontri, momenti di preghiera, riflessioni, spettacoli, eventi artistici. La Tenda dell’Incontro sarà posta nella piazza o altro luogo di aggregazione giovanile, e ogni settimana sarà “piantata” in una zona diversa del territorio diocesano.
RIFERIMENTI TEMATICI
L'Arcivescovo di Bari, Mons. Cacucci, così scrive nella traccia pastorale 2017-2018 “Di generazione in generazione. Giovani e Famiglia”: Siamo invitati a vivere come comunità diocesana quella che possiamo chiamare una peregrinatio della tenda dell’incontro: un movimento di cuori che, a partire dal pellegrinaggio dei giovani e delle famiglie alla festa dell’Odegitria, attraverserà i nostri centri abitati. Si tratterà di pensare uno spazio e un tempo in cui adulti e giovani possano confrontarsi con le domande, i sogni, le speranze che accompagnano la ricerca di senso e di pienezza della loro vita. Un invito concreto per le nostre comunità ad allargare lo spazio della nostra tenda, liberando gli adulti dall’illusione dell’autoreferenzialità e favorendo la partecipazione dei giovani alla vita sociale ed ecclesiale, nella responsabilità fedele e nel dono gratuito di sé.
E Papa Francesco scrive: I giovani, nelle strutture abituali, spesso non trovano risposte alle loro inquietudini, necessità, problematiche e ferite. A noi adulti costa ascoltarli con pazienza, comprendere le loro inquietudini o le loro richieste, e imparare a parlare con loro nel linguaggio che essi comprendono. Per questa ragione le proposte educative non producono i frutti sperati (Evangelii Gaudium, 105).
OBIETTIVO
Il progetto ha l’obiettivo, in questo anno del Sinodo dei giovani di favorire l’ascolto dei giovani, di facilitare il dialogo intergenerazionale, di realizzare l’incontro tra adulti e giovani per sentirsi famiglia, a casa con la vita.
CRITERIO
La settimana della tenda, pertanto, può diventare una sperimentazione con cui esercitare l’arte dell’ascolto e del dialogo, dell’accompagnamento e del confronto, un modo per non ingabbiare la pastorale dentro le strutture. Un modo per fare un esodo verso l’altro, verso temi che non diano risposte ma generino percorsi, domande …, a partire dall’età della giovinezza. Riconoscere i luoghi della presenza dei giovani nella vita della società, le loro inquietudini e le loro risorse. Provare a raccontare storie che mettano al centro la vita e la storia di fede, con la forza dei testimoni.
TEMI
Lavoro, la ricerca di senso, i legami affettivi, l’amore, il futuro, il servizio, la carità, l’università, la famiglia, i tempi e i luoghi del divertimento …
METODOLOGIA
La tenda è un luogo aperto dove tutti possono entrare: sarebbe opportuno caratterizzarla così durante le giornate. Un luogo in cui si può incontrare qualcuno, ascoltare e dialogare su dei temi, lasciare il proprio messaggio.
A questo proposito, saranno predisposti dall’equipe diocesana dei foglietti a forma di fazzoletti, ciascuno con una domanda diversa, da offrire a coloro che passano nella tenda perché possano lasciare una propria riflessione e poi lasciarla allo staff della tenda.
Si potrebbe prevedere una breve trasmissione in diretta su facebook direttamente dalla tenda.
Nella tenda potrebbe essere attivo un servizio bar, secondo la dinamica del World Cafè per animare il dialogo ai tavolini con cui si allestirà la Tenda.
Infine, la Tenda dovrebbe avere al suo interno una lavagna su cui è riportato il tema del giorno e dove ciascuno può scrivere un pensiero su tale argomento.
Oltre a organizzare la “vita” della tenda, ciascuna commissione territoriale deve progettare una serie di esperienze per coinvolgere il proprio territorio, pensando ai giovani che non vengono in parrocchia, chiedendo la collaborazione a enti e associazioni civili che operano sul territorio in sinergia con le parrocchie. Tra quelli sopra elencati, è opportuno scegliere un tema al giorno da sviluppare sia nella tenda, sia con attività svolte in diversi luoghi del paese/quartiere, considerando anche l’opportunità di essere presenti al mattino nelle scuole. Momenti in cui dare la possibilità di esprimersi, attraverso l’arte, il gioco, eventi musicali, tavole rotonde, cineforum, spettacoli, … Insomma un movimento festoso e fraterno con al centro la persona da amare e accogliere, come ci insegna Gesù.
Si curi l’inizio della settimana con la celebrazione domenicale e la fine della settimana con la festa del sabato.
Sarà importante curare la dimensione social per l’intera settimana per avere una risonanza e rilevanza maggiori.
Ogni sera, al termine dell’evento in programma, ai partecipanti saranno consegnati tre fogli: uno simboleggiato dal picchetto, l’altro dallo strappo, il terzo dall’uscita.
Picchetto: il punto fermo e di riferimento.
Strappo: gli elementi di rottura, di fatica, critici.
Uscita: le prospettive, la direzione verso cui andare.
Sarà interessante prevedere di avere i numeri di chi passerà dalla tenda e di coloro che parteciperanno agli eventi della settimana.
Al termine della settimana della Tenda la Commissione dovrà rileggere i dati e stilare un report da consegnare alla Comunità diocesana durante il Convegno Ecclesiale.
FASE PREVIA
Le comunità parrocchiali, coordinate dal vicariato e commissione territoriale giovanile di riferimento, dovranno prepararsi alla settimana della Tenda con un cammino di riflessione, nei mesi dicembre, gennaio, febbraio, che prenda spunto dalla traccia pastorale dell’Arcivescovo “di generazione in generazione” e dalle dieci parole affrontate nel testo “Considerate questo tempo” della CEI. In particolare, suggeriamo di soffermarsi sulle schede Ricerca, Fare Casa, Legami, Progetti.
Il lavoro dovrà essere coordinato dalla Commissione Territoriale di pastorale giovanile integrata con la presenza di 2 adulti da ciascuna parrocchia.
Alla fine del mese di febbraio, ciascuna zona dovrà aver completato la programmazione della settimana della Tenda.
CALENDARIO
Mandato
Sabato 10 marzo in Cattedrale alle ore 20 in occasione del pellegrinaggio all’Odegitria, l’Arcivescovo incontrerà Giovani e Famiglie e affiderà loro il mandato per la peregrinatio.
Peregrinatio
8 aprile - 14 aprile IV Vicariato; V e XII Vicariato; Noicattaro
15 aprile - 21 aprile VIII Vicariato; IX Vicariato; III Vicariato; I e II Vicariato
22 aprile - 28 aprile VI Vicariato; X Vicariato
29 aprile - 5 maggio Bitonto
6 maggio - 12 maggio Palo del Colle; VII Vicariato; Mola di Bari
Convegno diocesano e festa della gioventù e della famiglia SABATO 2 GIUGNO 2018
ore 9.30
incontro assembleare; tavoli di lavoro tra giovani e adulti;
report della peregrinatio della tenda dell’incontro
ore 17.30 Veglia di Preghiera (arrivano i giovanissimi)
ore 18.30 Festa