Chi crea alternative rischia di rimanere solo, spesso paga con la solitudine il prezzo del bene. Il messaggio che ci ha lasciato Padre Pino Puglisi come educatori di strada è limportanza di porsi come compagni di viaggio, più che maestri, nei confronti dei minori; provare lo stupore di quello che riescono a darti anche se per le nostre aspettative è sempre troppo poco. Padre Puglisi non si è mai aspettato i miracoli eppure era intransigente nelleducare, ma sapeva raccogliere le briciole degli sforzi come segni di speranza.
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I ragazzi hanno bisogno di padri. Purtroppo mai come oggi i minori fanno esperienza di orfananza di madri e di padri e questa assenza incide terribilmente sul discorso dei modelli che oggi più di ieri vengono a mancare. I figli degli uomini donore sono ragazzi come gli altri, li ho incontrati, li conosco, conosco il loro cuore e so il bisogno di amore e di attenzione che hanno nel cuore, la sete di valori anche quando li rinnegano e li tradiscono perché a loro volta anche loro sono stati traditi da qualcuno: dalla vita, dagli adulti, dai genitori, dagli educatori, spesso anche dalle agenzie educative che avrebbero avuto invece il ruolo di aiutarli nella vita. Vivere a contatto con i minori che presentano un disagio vuol dire arricchirsi di un qualcosa che magari i cosiddetti ragazzi sereni non ti offrono.
(Dallo SPECIALE SU DON PINO PUGLISI a cura della redazione di Condividere, Quindicinale delladiocesi di Mazara del Vallo)