Don Daniele è appassionato d’arte.
In un giorno di ottobre cammina per la strada per visitare una mostra.
Entra nel museo e girando per le stanze comincia ad osservare le opere.
Poco a poco la sua tranquillità si trasforma in fastidio nei confronti delle persone
che lo circondano e che, insistentemente, utilizzano smartphone, tablet ecc.
Secondo lui tutti questi strumenti distraggono dalla bellezza e dalle
comprensione delle opere. Attratto da un particolare ritratto, si sofferma ad
osservarlo e si accorge della presenza del QR code con un cartello che dice:
“INQUADRA IL QR CODE”.
Don Daniele, un pò riluttante, estrae il suo telefono e inquadra il QR CODE ma
non ottiene nessun risultato. Tenta una seconda volta ed infastidito è deciso a
mollare. Nel mentre si avvicina un ragazzo molto giovane che gli mostra come si
fa. Il Don rimane con la schermata del telefono aperta con la possibilità di
chattare con l’artista; ci pensa - è tentato - ma poi decide di chiudere.
Tempo dopo, Don Daniele ritorna alla mostra.
Cerca i quadri dell’artista che lo avevano affascinato, inquadra il QR CODE come
gli era stato indicato dal ragazzo la volta prima e scopre che non è più possibile
chattare con l’artista. Scopre che l’artista nel frattempo era morto.
Capisce quindi di aver perso un’occasione: quella di chattare e conoscere il suo
artista.
L’occasione di un click e il protagonista Don Daniele indicano l’opportunità
persa di stare in relazione nel digitale; Don Daniele avrebbe potuto conoscere
l’artista ma - infastidito dal digitale - non ha afferrato la possibilità.
Questo video ci fa comprendere come il digitale sia risorsa e opportunità per
promuovere la relazione.
Don Michele Falabretti lo esplicita correttamente: la lezione degli ultimi mesi
chiede di fare un salto: quello che permette alla rete di non essere soltanto un
mezzo per poter dire quello che ci interessa, ma un ambiente dove vivere
un’esperienza educativa. Trasformare la rete in un ambiente significa
sfruttarne le potenzialità per creare scambi e legami.
Il video ci ricorda che siamo già in piena pandemia digitale, e non possiamo
decidere di aspettare che passi: indietro non si torna.
Dobbiamo cogliere l’occasione a portata di un click. Siamo già in ritardo.