Con la firma del “Decreto per l’introduzione della Causa di Beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio sacerdote don Oreste Benzi” il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi ha disposto «che si apra il Processo sulla vita, virtù e fama di santità» di don Benzi e invita tutti i fedeli a fornirgli «notizie utili riguardanti la Causa» e a fargli pervenire eventuali documenti «autografi, lettere e ogni altro scritto del sacerdote Oreste Benzi».
Lo ha reso noto il 16 aprile alle ore 12 lo stesso vescovo Lambiasi di fronte ai sacerdoti della diocesi di Rimini riuniti in presbiterio presso il seminario vescovile dedicato proprio a don Benzi.
«È una notizia che aspettavamo da tempo e che è arrivata in un momento particolarmente significativo per la nostra Comunità – commenta Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII –. Proprio in questi giorni, infatti, abbiamo appreso dalla Santa Sede che Papa Francesco ci riceverà in udienza speciale il 29 novembre, nell’aula Paolo VI, esattamente a dieci anni dall’udienza che ci era stata concessa da Giovanni Paolo II il 29 novembre 2004».
«Tutti ricordiamo in quella occasione la felicità di don Oreste di poter presentare al Santo Padre la sua comunità e in particolare i piccoli e i poveri accolti nelle nostre famiglie e case famiglia, per riceve ancora una volta una conferma della bontà del cammino da parte del Pastore universale – continua Ramonda –. Ora l’apertura della Causa di beatificazione rappresenta una ulteriore occasione per approfondire e far conoscere questa straordinaria figura di sacerdote ed educatore che tanto ha da dire al presente al futuro della Chiesa e della società».
L’iter per l’avvio della causa era partito con la consegna della richiesta al vescovo di Rimini da parte del responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Ramonda, il 27 ottobre 2012, durante la celebrazione conclusiva del convegno dedicato a “Don Oreste Benzi, testimone e profeta per le sfide del nostro tempo”.
Il 24 ottobre 2013 la postulatrice, la teologa Elisabetta Casadei, aveva consegnato al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, la richiesta formale di aprire la causa, dopo un anno di ricerche circa la “fama di santità” di don Benzi, sostenuta da molte lettere tra cui quelle di 9 cardinali, 41 vescovi italiani e 11 vescovi e arcivescovi stranieri, oltre a vari movimenti ecclesiali e, naturalmente, della stessa Comunità Papa Giovanni XXIII.
Il vescovo Lambiasi aveva quindi inviato la richiesta di nulla osta alla Congregazione delle cause dei Santi, che aveva dato parere favorevole in data 3 gennaio di quest’anno.
Ora, dopo il parere favorevole della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna raccolto durante l’assemblea del 31 marzo, il vescovo Lambiasi ha reso pubblico il Decreto che porta la data dell’8 aprile 2014.
«Il Processo Canonico si dividerà in due fasi – si legge nel comunicato diffuso dalla diocesi –: il vaglio degli scritti pubblicati di don Oreste e l’ascolto dei testimoni. Il Vescovo Francesco nominerà alcuni Periti teologi, ai quali saranno consegnati i libri e gli articoli raccolti dalla Postulatrice, affinché siano esaminati per verificare se contengano qualcosa contro la fede e la morale cattolica.
Contemporaneamente, il Vescovo di Rimini nominerà anche una Commissione di storici: tale Commissione avrà il compito di ricercare gli scritti non pubblicati di don Oreste e ogni altro documento riguardante la Causa. Solo al termine di questa prima fase potranno essere ascoltati i testimoni».
Don Oreste Benzi fin d’ora può essere chiamato con il titolo di Servo di Dio. «è un titolo attribuito al fedele cattolico di cui è stata intrapresa la Causa di Beatificazione, e indica che la fama di santità e di segni di cui gode era ed è degna di fiducia – spiega la dott.ssa Elisabetta Casadei – .Ci sono infatti fondati motivi per affermare che abbia vissuto conformandosi a Cristo, praticando le virtù umane e cristiane in modo eroico».