Ci sono molti modi per far sentire uno straniero a casa. Uno di questi è accoglierlo in famiglia, trattarlo da amico, condividere con lui la quotidianità. È ciò che è accaduto a molti ragazzi – pellegrini e volontari – giunti a Rio per la GMG e ospitati da numerose famiglie brasiliane che hanno aperto loro la porta con generosità incondizionata. “Senza se e senza ma” si direbbe oggi.
Solo nella parrocchia di São Paulo Apóstolo a Copacabana, la stessa di Casa Italia, sono stati più di 100 i giovani indirizzati dal Parroco, Padre Paulo de Tarso Rodrigues, nelle famiglie. Lo stesso è accaduto nella parrocchia della Igreja da Ressurreicao a Ipanema e in quasi tutte le parrocchie di Rio.
Coppie, anziani, single, famiglie numerose e professionisti: tutti hanno fatto a gara per mostrare il volto umano del Brasile. Carolina e Carmen, due volontarie internazionali, rispettivamente spagnola e italiana, sono attualmente a casa di Aparecida, una donna di 86 anni che vive da sola ma che non ha tentennato un attimo ad accogliere le giovani ragazze. Raccontano che Aparecida sia una grande sportiva - dalla mente fresca e una memoria di ferro - e che due volte a settimana pratichi il pilates, un tipo di ginnastica che garantisce benefici muscolari. Gianluca, Fabio e Joao, italiani e portoghese, sono da Lenize e Gjl, una famiglia di avvocati con tre figli. Vivono in un attico e super attico e hanno lasciato il primo a totale disposizione dei ragazzi. Degli sconosciuti trattati da figli. Ogni mattina i ragazzi trovano una colazione “a 5 stelle” con frutti tropicali, spremute, ogni tipo di dolci, marmellate, salumi, formaggi e torte rustiche.
Daniele si trova da Marcos e Silvia, una famiglia brasiliana con tre figlie: Rachel, di 17 anni, Laura, di 14 e Carolina di 6. A Daniele è stata data la camera di Carolina, che per due settimane dormirà in camera con le sorelle, ma su un materasso appoggiato sul pavimento…
Marcos e Silvia hanno anche ospitato per una notte due ragazze (una polacca ed una argentina) che si trovavano disperse per Rio, di notte, da sole (senza conoscersi tra loro) e che non avevano ancora un alloggio. Silvia e Marcos le hanno prese in casa; le hanno nutrite; le hanno fatte dormire in un letto; hanno dato loro il calore di un abbraccio, la gioia di un sorriso, l’amore gratuito e generoso di chi sa donarsi, “senza se e senza ma”.