SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

I relatori e i temi del convegno

Ecco i temi che abbiamo messo al centro dell'evento e i relatori che ci accompagneranno nei giorni del convegno nazionale: Silvano Petrosino, frere Alois, don Rossano Sala, don Giuliano Zanchi, son Salvatore Currò, suor Alessandra Smerilli.
17 Aprile 2019

Ecco i relatori che ci accompagneranno nei giorni del convegno nazionale e i temi che abbiamo messo al centro dell'evento.

La meditazione di apertura

Lunedì 29 aprile –Don Rossano Sala
Prete ambrosiano e della Congregazione Salesiana, è docente di teologia fondamentale e pastorale giovanile nella sezione di Torino-Crocetta e presso la Pontificia università salesiana. Dal 2016 è divenuto direttore della rivista “Note di pastorale giovanile”. In occasione della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, papa Francesco lo ha nominato Segretario Speciale del Sinodo dei Giovani.
Ci guiderà nell’ascolto e meditazione della Parola che apre i lavori del Convegno.

 

 

Lunedì 29 aprile – L’elefante nella stanza
Alcuni temi proprio non li mandiamo giù. Diciamolo: noi cristiani cediamo spesso alla tentazione di dare alcune cose per scontate oppure di liquidarle in poche battute. “Elephant in the room” è un modo di dire anglosassone: indica una verità che per quanto ovvia e appariscente viene ignorata o minimizzata. Insomma, un problema noto a tutti ma di cui nessuno vuole parlare.
L’educazione delle nuove generazioni non può prescindere dal riconoscimento di ciò che segna profondamente la cultura (e di conseguenza il pensare e l’agire) del nostro tempo. Chiederemo a un grande uomo di cultura e di pensiero di accompagnarci in questo viaggio.

 

SILVANO PETROSINO, uno dei più apprezzati filosofi italiani, è docente di Teorie della comunicazione, Filosofia morale e Antropologia religiosa all’Università Cattolica di Milano e Piacenza. È internazionalmente conosciuto come uno dei più seri interpreti dell’opera di Lévinas e Derrida. Oggetto dei suoi studi è l’analisi della struttura dell’esperienza con particolare attenzione al rapporto tra la parola e l’immagine.

 


Martedì 30 aprile – Le parole coraggiose del Sinodo

I documenti della Chiesa soffrono di un difetto: il loro linguaggio. Non è immediatamente comunicativo, sembrano sempre scritti per addetti ai lavori. Eppure spesso hanno in sé delle parole coraggiose: è successo anche nel Documento finale del Sinodo e – ne siamo sicuri – queste parole coraggiose saranno presenti nell’Esortazione apostolica che il Papa firmerà il prossimo 25 marzo.
Abbiamo chiesto a un monaco di grande spessore, che sta raccogliendo e guidando una delle più belle e interessanti esperienze di accoglienza e accompagnamento dei giovani, la comunità di Taizè, di mostrarci queste parole coraggiose rileggendo insieme l’Esortazione apostolica.

 

FRÈRE ALOIS, Priore di Taizé
Frère Alois (Alois Loeser) è priore della comunità di Taizé dal 2005. Nato nel 1954 in Baviera, Alois è entrato nel monastero di Taizé nel 1974. Da allora ha dedicato molto tempo ad ascoltare e accompagnare i giovani, ha coordinato l’organizzazione di incontri internazionali a Taizé e degli incontri europei svolti in molte delle principali città del continente, ha preparato per la pubblicazione il nuovo libro di preghiera della comunità: "Preghiere per ogni giorno ", e ha composto un certo numero di canti di Taizé . In qualità di priore della comunità, visita regolarmente i fratelli che vivono nelle piccole fraternità in Brasile, Bangladesh, Corea, Senegal e Kenya. Spesso visita anche i capi della varie confessioni cristiane, tra cui il Patriarca ecumenico Bartholomeos e il Patriarca di Mosca Kirill: "Attraverso queste visite – dice - vorrei mostrare che, con i fratelli, noi cerchiamo appassionatamente la comunione tra i cristiani. A Taizé vogliamo contribuire a dare maggiore visibilità alla comunione che, in Cristo, esiste già tra tutti i battezzati."

 

La visita e la veglia nel Duomo di Monreale
Secondo la leggenda, Guglielmo II il Buono, re di Sicilia, si sarebbe addormentato sotto un carrubo, colto da stanchezza, mentre era a caccia nei boschi di Monreale. In sogno gli apparve la Madonna, che gli rivelò il segreto di una “truvatura” con queste parole: “Nel luogo dove stai dormendo è nascosto il più grande tesoro del mondo: dissotterralo e costruisci un tempio in mio onore”. Guglielmo, fiducioso della rivelazione in sogno, ordinò che si sradicasse il carrubo e gli si scavasse intorno. Venne scoperto un tesoro in monete d'oro che furono subito destinate alla costruzione del Duomo di Monreale, cui furono chiamati per la realizzazione maestri mosaicisti greco-bizantini.
Questa è la leggenda. Monreale ci offre, nella realtà, uno dei tesori più belli dell’umanità. Gli occhi si aprono, insieme al cuore. Qui Romano Guardini fece profonde riflessioni sulla liturgia, vivendo la Settimana Santa nel 1929.

Vi andremo in visita. Ma ancor più saremo guidati nella lettura dei mosaici da don NICOLA GAGLIO, parroco della Cattedrale che – oltre a esercitarvi il ministero – da anni si nutre di quelle immagini studiandone i significati e le narrazioni teologiche che vanno oltre le spiegazioni turistiche.

 

Mercoledì 1 maggio – Il dialogo e il discernimento pastorale
Il pensiero pastorale non è (come per altre discipline teologiche) qualcosa che nasce da un dato che si trasmette. Nasce da uno sguardo buono e fiducioso sulla storia che Dio ci affida. È lì che si gioca la tensione fra il Vangelo (che è dato) e le condizioni per cui esso possa essere consegnato: esse vanno riconosciute, cercate, rese possibili. Può sembrare un’impresa difficilissima; vorremmo sentirla come un’impresa comune e piena di fascino. Anche in questo tempo. Una suora che provoca due preti: uno che conosce bene lo sviluppo della pastorale giovanile in Italia, l’altro che si affaccia con i suoi scritti offrendo riflessioni nuove; si mettono in dialogo fra loro per mostrarci come questo esercizio può e deve guidare il cammino delle nostre realtà ecclesiali nella pastorale ordinaria.

 

SUOR ALESSANDRA SMERILLI Una donna, religiosa, fra due teologi. Oltretutto si occupa di economia, quindi di cose molto, molto concrete e pratiche rispetto alla vita di tutti i giorni. La sfida è interessante: provocare la riflessione pastorale entrando in dialogo con le riflessioni teologiche a partire da uno sguardo del tutto particolare. Religiosa delle Figlie di Maria ausiliatrice, suor Alessandra Smerilli è originaria di Vasto (Chieti). Insegna Economia politica ed elementi di statistica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma. Nel 2014 ha conseguito il dottorato in Economia presso la School of Economics della East Anglia University (Norwich, Regno Unito), mentre nel giugno 2006 il dottorato di ricerca in Economia politica presso la Facoltà di Economia della “Sapienza” di Roma. È stata invitata ai lavori del Sinodo durante l’ottobre 2018 come uditrice.

 

DON SALVATORE CURRO’ è religioso della Congregazione di S. Giuseppe (Giuseppini del Murialdo) e presbitero dal 1987. È docente stabilizzato alla Facoltà di Teologia dell’UPS. Ha conseguito: il Dottorato in Teologia con indirizzo di Pastorale giovanile e Catechetica presso l’UPS, la Laurea in Filosofia presso l’Università statale di Genova, il Dottorato in Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma; il Diploma di post-dottorato filosofico-teologico presso l’Institut Catholique di Parigi. È stato Presidente dell’AICA (Associazione Italiana Catecheti) (dal 2005 al 2013).

 

 

DON GIULIANO ZANCHI si è licenziato in Teologia fondamentale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, ed è direttore generale del Museo diocesano «Adriano Bernareggi » di Bergamo. Si occupa di temi al confine fra l’estetica e la teologia. Tra i suoi libri ricordiamo “Rimessi in viaggio – Immagini da una Chiesa che verrà” (Vita e Pensiero, 2018) un trattato per riflette sull’azione evangelizzatrice della Chiesa Cattolica italiana di oggi.

 

 

Le conclusioni saranno affidate a don Michele Falabretti.