La regione Marche ha organizzato per chi resta in Italia, anzichè andare a Rio, una iniziativa particolare: il primo Campo Missionario Regionale. Una esperienza di Chiesa che coinvolgerà oltre 150 giovani delle 13 diocesi marchigiane, nel mese di luglio (dal 20 al 28).
L’iniziativa, promossa dalla Pastorale Giovanile Regionale, in collaborazione con i Centri Missionari delle Marche e gli uffici Migrantes, in comunione con i Vescovi marchigiani, si pone come una proposta rivolta ai giovani e in particolare a coloro che NON parteciperanno alla GMG di Rio, per vivere l’estate 2013 in modo sobrio ed essenziale come ricordato da Mons. Vecerrica, alla scoperta della fede che è un dono da donare e far crescere e fortificare.
Il Campo vuole far prendere coscienza alla chiesa marchigiana che siamo tutti missionari, annunciatori e testimoni del vangelo. La missione non è un “di più” o un “poi” rispetto all’essere della Chiesa. Evangelizzare, come ricordava Paolo VI, è «la grazia e la vocazione della Chiesa, la sua identità profonda». Nell’anno della fede dobbiamo dire quindi con forza che ognuno ha la fede che dona. Lo Spirito che deve animare la missione non è quello di “catturare” l’altro per appropriarsene, ma quello di una gioiosa comunicazione della bellezza di una scoperta da condividere con tutti. La missione nasce dunque dalla comunione vissuta e l’amicizia ne diventa il cuore pulsante. Questo stile ci porta a un incontro a tutto campo verso tutto ciò che è umano