Il primo passo del seminario di formazione dal titolo 'Con il passo giusto' per i nuovi incaricati diocesani di pastorale giovanile, è stato tracciato da Mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.
"Siamo tutti convinti - ha detto il vescovo - che la Pastorale Giovanile non è un fatto “per addetti ai lavori”, ma un fatto di Chiesa. Non sarebbe Pastorale se così non fosse. E la pastorale, senza aggettivi o con tutti gli aggettivi, è compito prima di tutto del Vescovo, che si avvale degli altri operatori".
"Spesso rinunciamo ad agire perché non vogliamo “stanarci” - ha aggiunto mons. Renzo - preferiamo la pastorale convenzionale, di “conservazione”, del tirare a campare, aspettando magari che le cose buone ci piombino dall’alto. Ci basta, magari, circondarci di qualche ragazzo che ci portiamo sempre dietro e questa ci pare pastorale giovanile. Voi direttori di PG contestate giustamente questo modo di pensare e di fare perché sapete che la PG è altro; significa un percorso formativo fatto dai giovani e con i giovani". Inoltre il Vescovo si è soffermato sull'età dei cosiddetti giovani. Bisogna intendersi su questo aspetto "perché l’arco della gioventù si è allungato fino a 35 anni".