Nella serata di martedì, tutti i convegnisti si sono spostati a Ravenna per visitare la città e soprattutto per vivere un momento di raccoglimento con la veglia che si è celebrata a S. Apolinare in Classe.
Don Michele Falabretti ha invitato a predisporsi all’ascolto della Parola sottolineando che è la cosa “di cui più abbiamo bisogno”.
A presiedere, Mons. Andrea Turazzi, vescovo di San Marino, che nella breve omelia ha ricordato come il passo tratto dal libro del deuteronomio, “ci esorta a fare tre cose: ricordare, meditare, e interrogare. Quello che è stato il nostro lavoro di questi due giorni di convegno”. E ha proseguito: “il brano elenca proprio i verbi che descrivono la cura del Signore: trova, circonda, alleva, custodisce, veglia, vola, solleva, guida, nutre”.
Attraverso il passo del Vangelo del Buon Pastore – ha continuato Turazzi -, “il Signore ci affida una legge di vita: si vive l’uno per l’altro. Gesù è pastore così come ciascuno di noi è pastore di qualcuno perché deve prendersi cura attraverso quei verbi”.
E don Michele ha concluso esortando tutti a “dire la nostra disponibilità a offrire la vita, per quel che riusciremo, nella fede che abbiamo ricevuto”.