In attesa della Gmg che si svolgerà a Rio dal 23 al 28 luglio, moltissime diocesi del Brasile stanno vivendo la loro “semana missionària”, un’esperienza di gemellaggio vissuta, tra le altre, anche insieme ad alcune diocesi italiane. Si tratta di scambi che stanno permettendo una ricchissima integrazione tra diversi tessuti culturali e la condivisione di esperienze di fede tanto diverse quanto affini.
Tramite i social network, Facebook in primis, la ricchezza di queste esperienze brasiliane sta diventando patrimonio comune anche in Italia, per esempio grazie ai post di Don Francesco Riccio o di Don Massimo Cabua, che hanno accompagnato i loro giovani, rispettivamente campani e sardi, in questa affascinante avventura. Tra i post più rilanciati anche quelli delle diocesi di Imola o di Vicenza.
L’altra grande esperienza che sta facendo intrecciare sentieri in queste ultime giornate di vigilia è quella dei volontari internazionali, 2.800 volontari provenienti da tutto il mondo per affiancare i loro amici brasiliani. Oltre 100 di essi sono italiani, 4 dei quali dalla Campania e due di loro, Luisa e Carmela, dalla diocesi di Acerra.
Attraverso il sito della diocesi, (www.diocesiacerra.it), queste due ragazze stanno raccontando a chi è dovuto rimanere a casa che cosa sta succedendo qui a Rio. «Siamo in mezzo a Giovani portoricani, messicani, venezuelani, italiani e tanti altri da tutto il mondo», hanno scritto, mentre si dirigevano in Cattedrale per la Messa di benvenuto ai volontari presieduta dall’arcivescovo di Rio De Janeiro, mons. Orani João Tempesta. «Benvenuti nella città che vi accoglie dalla cima del Corcovado - ha detto Tempesta - con le braccia aperte del Cristo.»