"ll dialogo tra animatori ed educatori e la famiglia appare oggi, come sempre, ma ancor più di sempre, dimensione irrinunciabile”. Dimensione a cui - come ha detto il prof. Franco Milano - va dedicato un impegno importante.
“Questo dialogo appare irrinunciabile anzitutto perché ha come obiettivo la necessità di concorrere effettivamente ad una formazione armonica e globale della persona del giovane di cui si avverte maggiormente oggi l’urgenza in un tempo particolarmente segnato dalla frammentazione”.
"A questo scopo - ha continuato Miano - diventa imprescindibile la conoscenza diretta delle situazioni delle famiglie di ragazzi e giovani e la relazione cordiale con le famiglie stesse nella consapevolezza del “desiderio di famiglia” che appartiene ad ogni persona e ad ogni giovane, della fragilità e spesso della contraddittorietà della vita dell’adulto di oggi e del rischio di un “patto” al ribasso nella vita delle famiglie”.
Il dialogo tra animatori ed educatori e la famiglia si inserisce naturalmente in più grande disegno di vita comunitaria e di dinamica ecclesiale da cui non può e non deve prescindere perché nessun animatore ed educatore compie un servizio a titolo personale e nessuno può pensare di contribuire da solo alla formazione dei giovani. E' necessario un più ampio dialogo intergenerazionale su cui si regge la trama vissuta delle nostre comunità cristiane e della stessa società.
Il dialogo con le famiglie è occasione, pur nella mutevolezza dell’oggi e partendo da essa, superando immagini edulcorate e stereotipate di famiglia, per annunciare ai giovani la bellezza e la grandezza dell’amore, il significato autentico del Vangelo della famiglia.