Si è aperto con il saluto di S.E. Mons. Domenico Caliandro, Vescovo di Brindisi, il XIV Convegno nazionale di pastorale giovanile. L'augurio del vescovo per i lavori del convegno ha delineato due caratteristiche significative che la pastorale giovanile deve avere: il cuore e le competenze, due strati dell'esistenza che devono andare di pari passo e sostenersi a vicenda. "Quando si parla di pastorale giovanile – ha detto il vescovo - si toccano aspetti delicati perché si parla di giovani, di coloro che portano avanti il futuro. Spesso gli adulti si sentono inadeguati perché con i giovani non si riesce più a farsi comprendere. E perché?".
Il problema è che la nostra società manca di grandi educatori, ha spiegato ancora Caliandro, e "i giovani si sentono come foglie mosse al vento". Pertanto è necessario creare un metodo che conduce alla 'vita nuova'. Come nella Visitazione, scelta quale icona del convegno, Maria va da Elisabetta portando con sé la vita, portando Cristo nel suo cuore. "Così – ha concluso il vescovo – il mio augurio è che guardando la Madonna possiate mettere insieme il cuore e le competenze per essere segni e portatori del Vangelo".