“Mai come oggi i cristiani – impegnati a vivere ed operare in questo mondo in cambiamento – sono chiamati a render ragione della speranza che è in loro con dolcezza e rispetto per tutti (cf. 1 Pt 3,15), facendosi luogo di irruzione e di presenza dell’Altro”, afferma Mons. Bruno Forte, rivolgendosi giovedì 25 luglio ai giovani riuniti a Rio, nella seconda giornata dedicata alle catechesi.
L’Arcivescovo di Chieti – Vasto riprende e commenta le inquietudini dell’epoca “post-moderna”, in cui è entrato il “villaggio globale” per arrivare a indicare come “riconoscere nelle stigmate del nostro presente le piaghe del Signore Gesù per attualizzare in esse la Sua vittoria pasquale, rivelazione dell’infinito amore della Trinità”.
In particolare, spiega Mons. Forte, quest’appello sul piano personale ed ecclesiale esige che i cristiani siano discepoli dell’Unico, servi per amore e testimoni del senso.