Il Convegno nazionale di Pastorale Giovanile, in programma dal 10 al 13 febbraio 2014, è dedicato agli incaricati e alle equipe di pastorale giovanile che operano a livello diocesano, regionale o all'interno di aggregazioni laicali e organismi religiosi.
Data la forte richiesta emersa dalle consulte regionali, l'obiettivo vuole essere quello dioffrire un convegno che sia luogo di pensiero, capace di dare linee di indirizzo, in un certo senso direttive. Un luogo dove il convenire sia spontaneo e interessato, ma capace anche di rimandare a casa con delle idee che diventino piste di lavoro da sviluppare sul proprio territorio. Deve essere unesperienza che presenti delle competenze, racconti e consegni delle esperienze, offra motivazioni per tornare a casa e riprendere in mano il lavoro nel proprio territorio.
Cè bisogno di aumentare la capacità di discernimento e di progettazione di cammini educativi di accompagnamento che:
- aiutino gli educatori a stare nelle complesse situazioni del mondo giovanile;
- chiamino i giovani a percorsi di maturazione e di crescita;
- aiutino le nostre comunità a definire la propria identità di chiesa mentre si occupano delle giovani generazioni.
Il tema
La questione della cura educativa non è legata solo al tema del saper fare, ma prima ancora a quello del saper essere. Chi si ritrova ad avere a che fare con i giovani ne respira gli slanci, ma anche i facili entusiasmi; i sogni, ma insieme anche illusioni e abbagli sempre in agguato. E così leducatore rischia di cadere facilmente nella tentazione di non avere tenuta di fronte a questi contini sbalzi di tensione. Quante volte la stanchezza di educatori ed operatori pastorali viene dallo sconforto di dover troppo rapidamente ricominciare da capo?
Cè bisogno di una passione profonda che torni senza paura alla domanda: perché lo facciamo? E perché lo dobbiamo fare?
E una frase scontata, ma vera: vogliamo bene ai nostri ragazzi e vogliamo il loro bene. Ci dispiace e soffriamo nel vederli sbandati, in balìa di se, senza futuro, implicati in problemi e drammi più grandi di loro. Ci dispiace e soffriamo nel vederli alla deriva sul fronte dellimpegno e della speranza, prigionieri di un materialismo soffocante e senza ideali; a volte persino nel giro di circuiti di morte. Sicuri che dal Vangelo viene ancora la parola buona che permette di incontrare il cuore della vita e il suo senso.
Obiettivi
A partire dalle considerazioni fatte, il convegno si pone alcuni ragionevoli obiettivi:
- offrire una riflessione sostanziosa e stimolante attorno al tema scelto;
- offrire unesperienza, dove lincontro con la realtà italiana aiuti ad aprire lo sguardo su una dimensione di chiesa più ampia;
- offrire appoggi per delle ripartenze: dal fare al saper fare;
- rilanciare la pastorale giovanile nei suoi aspetti fondamentali, nella pratica quotidiana e nella capacità di ricuperare passioni ed entusiasmi nella vita ordinaria.
Come partecipare
A titolo indicativo, si è proposto un numero massimo di sette persone per le diocesi con più di 500.000 abitanti e un numero massimo di quattro per quelle sotto questa soglia. Le aggregazioni parteciperanno con un numero di tre persone e gli istituti religiosi con due. Entro il 18 di dicembre si terrà conto di questo piccolo diritto di prelazione. Oltre questa data sarà concesso a tutti di iscrivere anche altre persone da portare con sé.
Per quanto riguarda i costi, abbiamo cercato, anzitutto, di chiedere il minimo di partecipazione: i costi vivi di vitto e alloggio. La quota di iscrizione (vedi allegato) coprirà solo una piccola parte dei costi di gestione che saranno sostenuti in gran parte dal Servizio nazionale. Si è fatto però un discorso differenziato su questa voce: Genova infatti non è da tutti facilmente raggiungibile e i costi per i trasferimenti sono piuttosto alti per alcune diocesi. Per questo la quota di iscrizione è alta per le diocesi del Nord (che avranno poche spese di viaggio), meno alta per quelle del centro ed è azzerata per le diocesi del Sud. Spero che questa scelta sia compresa da tutti nellottica di una solidarietà che ci può caratterizzare in particolare in un momento difficile come questo.
L'iscrizione, da quest'anno, verrà effettuata solo online attraverso un link che gli incaricati hanno già ricevuto via e-mail. Per eventuali richieste sul territorio, potete rivolgervi all'incaricato diocesano o regionale. Oppure contattare il Servizio nazionale (06 66 398 480/405)