Dopo una ricognizione dei concetti di «sacro» e di «mistero» che, se debitamente intesi nel cristianesimo conducono sia alla comunione (con Dio) che alla comunicazione, e hanno la loro sintesi nel rito, lAutore ripercorre i fondamenti teologici della liturgia, come sono giunti e insegnati dal magistero della Chiesa, di cui la Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium costituisce lespressione più autorevole e vincolante.
Viene poi affrontata la dimensione comunicativa della liturgia: il popolo di Dio è parte viva della celebrazione e per comunicare ha bisogno di un linguaggio simbolico, di codici comunicativi, quali: la parola, il gesto, la musica e il canto, labito, il luogo, larchitettura, il silenzio, il colore, le immagini, la luce, i movimenti, i profumi, il gusto...
Lultimo capitolo del libro è dedicato a suggerimenti su quale importanza rivesta la preparazione di una celebrazione nello stile della comunione.