Ogni anno, nella Domenica delle Palme, si celebra la Giornata mondiale della gioventù. In piazza San Pietro, anzitutto, ma anche nelle diocesi italiane.
Nel discorso che Papa Francesco ha fatto il 9 novembre scorso all’Angelus, è stato ripreso l’anniversario della caduta del Muro di Berlino.
In quelle poche battute, il Papa ci ha consegnato uno squarcio bellissimo sulla necessità di non chiudere i cuori, ma di aprirli costruire ponti che favoriscano l’incontro.
La proposta del Servizio nazionale allora è quella di invitare i giovani delle diocesi italiane a ritrovarsi con il proprio Vescovo nella Domenica delle Palme, utilizzando i ponti come luogo di incontro.
L’Italia è piena di ponti: sui fiumi, sulle strade, sulle autostrade.
Attraverso questi luoghi si può raccontare molto di ogni territorio. Soprattutto il ponte è la possibilità di non rimanere (ancora) chiusi dentro le chiese per il raduno diocesano dei giovani. L’idea sarebbe quella, stavolta, di partire dalla chiesa dove solitamente ci si radunava, per andare su un ponte vicino e “occuparlo” per comunicare questa idea: i giovani italiani vogliono sentirsi chiesa in uscita, sapendo che la fede celebrata chiede di essere vissuta nei luoghi del quotidiano; cercando di costruire legami forti tra le persone, legami significativi tra il vangelo e la storia, legami di cui noi siamo artefici e necessari ideatori.
Se il ponte è troppo lontano dalla Chiesa cattedrale, si potrà prendere la chiesa più vicina per la prima parte dell’incontro. Oppure, se non c’è un ponte raggiungibile, si può utilizzare una piazza o un luogo di collegamento significativo fra zone di città o territorio diverse.
Per una sera, quella della Domenica delle Palme 2015, i giovani italiani sui ponti d’Italia per dire la volontà di un cuore puro che vuole incontrare l’altro per quello che è e rappresenta: un dono di Dio. Un’immagine che il giorno dopo sarà da raccontare sui giornali, per dire con forza questo desiderio e questo impegno di incontro nella società e non solo nella Chiesa. Infine, se è vero che la Domenica delle Palme 2015 comincia a parlare del viaggio di Cracovia nel 2016, è un modo per gettare un ponte anche sull’Europa sulla quale, non dimentichiamolo, avanzano le nubi minacciose di chi vorrebbe tagliare quei legami che, con tanta fatica, si sono costruiti negli ultimi cinquant’anni.
L'invito è quello di provarci e poi di inviarci delle segnalazioni per poter pubblicare le immagini dei ponti "invasi" dai giovani.