I Cappellani hanno scritto una bella lettera ai responsabili della Pastorale giovanile, dopo un incontro avvenuto con don Michele Falabretti nelle scorse settimane. Ne è uscito un bel confronto e la richiesta di poter entrare meglio nelle attività che ogni giorno si fanno nei territori. I giovani con cui hanno a che fare non sono semplicemente di “loro pertinenza”: provengono dai nostri territori, talvolta anche dalle nostre realtà dalle quali hanno ricevuto qualche aiuto e – purtroppo – qualche volta anche qualche rifiuto. Comunque non possiamo guardarli con indifferenza.
è per questo che abbiamo voluto inviare la lettera a tutti i referenti di Pastorale giovanile sul territorio, pensando che il tempo di Quaresima sia particolarmente opportuno per riflessioni che toccano la misericordia e il perdono; e soprattutto la possibilità di riprendere la propria vita in mezzo agli altri.
Speriamo possa essere un piccolo segnale di dialogo: ci piacerebbe che non restasse solo nelle buone intenzioni dei livelli centrali, ma che diventasse un dialogo fecondo e sereno nei territori. Anche se saranno collaborazioni nascoste, saranno feconde come il lavoro delle radici per gli alberi.