Salgono emozionati fino all’altare, con in braccio i loro figli. Sono due coniugi brasiliani la cui secondogenita è una bimba anencefala, affetta cioè da una grave malformazione che normalmente conduce in breve tempo alla morte.
La piccola è ancora in vita, e ieri all’uscita della Cattedrale di Rio il Papa, dopo averli incontrati, ha chiesto loro di portare all’offertorio della Messa di oggi il loro piccolo tesoro. Così è stato.
Francesco l’ha baciata ed accarezzata a lungo, prima di proseguire la celebrazione. Una liturgia segnata dai ritmi e dalla sensibilità di un popolo per il quale quasi naturalmente il canto si fa preghiera e la preghiera cerca nella musica la sua naturale forma di espressione.
Tre milioni di persone, sulla riva dell’Oceano, hanno cantato, ascoltato e fatto silenzio. Una folla composta e partecipe, mentre le vie intorno all’Avenida Atlantica, semideserte, riecheggiavano il canto e la preghiera in modo quasi irreale.
Bandiere, striscioni, cappelli e magliette di ogni colore si sono stretti in un solo abbraccio di fronte al Papa che li chiamava e li mandava a portare a tutti la gioia della vita cristiana. Una vita straripante.