È ancora tempo di maestri? Non è piuttosto necessario svincolarsene per realizzare la propria personalità senza dipendenze? Tanto più che le nuove tecnologie rendono possibile l’apprendimento di un’infinità di cose senza bisogno che qualcuno le insegni…
Muove da queste considerazioni la catechesi di giovedì 25 luglio di Mons. Mariano Crociata, dedicata all’essere discepoli di Cristo.
Ai giovani il Segretario Generale della CEI ricorda che forse l’apprendimento di cui si parla non riguarda tanto nozioni, ma “saggezza, saggezza della vita, del saper vivere”, per un essere umano che “è l’unico in natura che ha bisogno di un lungo processo di formazione per raggiungere la maturità e la capacità di essere se stesso consapevolmente e responsabilmente”.
Mons. Crociata indica ai ragazzi come il farsi discepoli di Gesù sia la via per imparare a vivere in pienezza la loro vita umana”, nella consapevolezza che “per essere veramente umani c’è bisogno di scoprire la propria origine e il proprio legame creaturale con Dio”.
Segnata radicalmente dall’incontro con Gesù, l’esperienza cristiana vive nella dimensione ecclesiale, per un discepolo che si irrobustisce con la «disciplina»: “Il cammino che conduce alla sapienza della vita è arduo, ha bisogno di governo di se stessi, di imparare la capacità di guidare se stessi, quando è necessario anche con la dovuta energia e determinazione”.