“La storia della Chiesa è costellata di straordinarie figure che hanno seguito il Signore diventando suoi testimoni nelle situazioni più difficili e affascinanti”. Pensa innanzitutto a P. Matteo Ricci, che della Cina fu apostolo, Mons. Claudio Giuliodori – Amministratore Apostolico di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia, nonché Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – nel tratteggiare ai giovani la figura del discepolo.
Il cristianesimo – chiarisce – “non è una filosofia, una spiritualità o una morale, ma l’incontro con la persona reale di Gesù Cristo principio, modello e fine di ogni vera esistenza umana”.
Attingendo, quindi, al Magistero pontificio e agli Orientamenti pastorali della Chiesa italiana per il decennio in corso, Mons. Giuliodori approfondisce la persona di Gesù, “il buon maestro” che, con il suo esempio di donazione, “educa alla vita Buona del Vangelo”. Seguirlo richiede “cambiamenti e sacrifici” per “un cammino di conversione che tocca tutti gli aspetti della nostra vita: le relazioni con gli altri, la coppia e la famiglia, lo studio e il lavoro, la gestione dei beni”.