SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Verso Cracovia

SUL CROCIFISSO Il testo Dalla Vita Seconda di San Francesco di fra Tommaso da Celano (FF 593) Era già del tutto mutato nel cuore e prossimo a divenirlo anche nel corpo, quando, un giorno, passò accanto alla chiesa di San Damiano, quasi in rovina e abbandonata da tutti. Condotto dallo Spirito, entra a pregare, si […]
9 Marzo 2015

SUL CROCIFISSO

Il testo
Dalla Vita Seconda di San Francesco di fra Tommaso da Celano
(FF 593)
Era già del tutto mutato nel cuore e prossimo a divenirlo anche nel corpo, quando, un giorno, passò accanto alla chiesa di San Damiano, quasi in rovina e abbandonata da tutti.
Condotto dallo Spirito, entra a pregare, si prostra supplice e devoto davanti al Crocifisso e, toccato in modo straordinario dalla grazia divina, si ritrova totalmente cambiato. Mentre egli è così profondamente commosso, all’improvviso – cosa da sempre inaudita – l’immagine di Cristo crocifisso, dal dipinto gli parla, movendo le labbra.
 “Francesco, - gli dice chiamandolo per nome – va’, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”.
Francesco è tremante e pieno di stupore, e quasi perde i sensi a queste parole. Ma subito si dispone ad obbedire e si concentra tutto su questo invito. Ma, a dir vero, poiché neppure lui riuscì mai ad esprimere l’ineffabile trasformazione che percepì in se stesso, conviene anche a noi coprirla con un velo di silenzio.

 
La preghiera
Benedizione a Frate Leone (FF262)
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Volga a te il suo sguardo e ti dia pace .
Il Signore benedica te, frate Leone.
 

La testimonianza di...
Marta
"Cinque anni di cammino con il mio gruppo giovani della parrocchia, un anno intero di preparazione a questa Giornata mondiale della Gioventù, molti incontri di preparazione, molte attività di autofinanziamento per ammortizzare i costi e non pesare sulle famiglie, moltissime aspettative, riflessioni su come sarà questa esperienza, che frutti porterà… e ora, a meno di 8 ore dalla partenza… non voglio partire. Ho paura, anzi, sono quasi terrorizzata, temo che tutti i sogni su questa esperienza, tutte le aspettative, vengano disilluse, magari neppure mi diverto, magari questa avventura non porterà nessun frutto, magari questo viaggio sarà solo una tremenda delusione.
Invece alla fine parto, un po’ perché nessuno disdice a 8 ore dalla partenza, un po’ perché comunque mi sarebbe mancato il coraggio di stare a casa ma soprattutto perché, io questo viaggio dovevo proprio farlo.
Della GMG a Madrid ricordo molte cose: il caldo, le interminabili ore in pullman, le code lunghissime che erano onnipresenti, non importava se fosse l’entrata di un ristorante, un bagno, un museo o una Chiesa, ovunque c’era gente… e tutti sorridevano.
Il più grande regalo che ho portato con me è stato questo: aver provato la GIOIA di stare assieme. Ho vissuto dieci giorni in COMUNIONE con chiunque avessi a fianco, condividevamo tutto con tutti, dal cibo allo shampoo, c’erano sorrisi e abbracci tra perfetti sconosciuti. Mentirei se dicessi che sono riuscita a replicare questa atmosfera almeno una volta nei 3 anni che sono passati da allora, ma questo non mi rattrista: a Madrid ho sperimentato che la fratellanza è possibile. Si può vivere da fratelli, senza vedere l’altro come un nemico o come un estraneo.
Un’atmosfera simile alla GMG la provo ogni volta che arrivo ad Assisi, nella mia mente Madrid ed Assisi sono legate perché è stato proprio grazie alla Giornata Mondiale della Gioventù che ho conosciuto i frati. Da allora sono andata ad Assisi circa una volta l’anno, è diventata la mia seconda casa, lì mi sento accolta ed ascoltata.
Tra tutti i luoghi che si possono visitare, quello che preferisco è San Damiano, la fatica che faccio per raggiungere la chiesa è compensata dal sollievo che provo ogni volta che guardo quel Crocifisso.
Quello di San Damiano è l’unica croce che io conosca nella quale Gesù ha gli occhi aperti e questo, almeno per me, fa una grande differenza. Quel Gesù è vivo, sembra quasi che sorrida, è gioioso, vittorioso, non come altri crocifissi dove Gesù è morente, triste.
Penso spesso a Madrid e ad Assisi, sono luoghi che mi ricordano di guardare l’altro con amore, lui è mio fratello, merita di essere trattato come tale, mi ricordano anche di prendere le cose con il sorriso, siamo Figli del Re dei Re, siamo Meraviglie Stupende, cosa ci manca?"

 
 
Le domande

  • Quale casa (famiglia, amicizia, scuola…) il Signore ti sta chiedendo di riparare e come?
  • Nella tua comunità parrocchiale come puoi essere “ il nuovo Francesco di Assisi”?
  • “Ma subito si dispone ad obbedire e si concentra tutto su questo invito.” San Francesco si concentra su questo invito fattogli dal Signore; cosa pensi che il Signore ti stia chiedendo?
  • Come stai cercando di attuare quello che hai intuito?
  • Tu che ti stai preparando all’incontro di Cracovia, quali sentimenti provi nel sapere che Dio sta guidando la tua vita e ti sta chiamando a realizzare qualcosa di grande?
  • San Francesco ha vissuto intensamente la misericordia di Dio nei suoi confronti: dove sperimenti l’amore che Dio ha per te? Dove ti conduce lo sguardo del Crocifisso di san Damiano?

SULLA MADONNA

Il testo
Da “Non hanno più vino” di David Maria Turoldo

Ma la madre disse ai servi: “Fate tutto quello che egli vi dirà”. Sono queste le ultime parole che si conoscono di Maria, le prime e le ultime parole che si conoscono di Maria, le prime e ultime che rivolge a noi per metterci nei giusti rapporti col Cristo.
Cosa poteva dire di più di quanto ha detto? “Fate tutto quello che egli vi dirà.”
Il compito di Maria è di offrire Gesù agli uomini e gli uomini a Gesù; di portarlo nelle case e di assistere con lui alla celebrazione dei nostri amori, e di avvertirlo subito non appena il vino cominci a mancare. Suo compito è di insegnare come comportarci con lui, come fare quando egli interviene nella nostra vita. “Fate tutto quello che egli vi dirà”.
La madre non discute, il suo verbo è fare, vivere attuando, in perfetta obbedienza e donazione.
Non hanno ostacoli le madri, non paura del pericolo, non paura del rischio e del sacrificio: esse fanno, costruiscono in silenzio, giorno per giorno, il grande miracolo dell’amore. E sul loro esempio occorre modellare tutta la vita di noi figli.
“Non chi dice Signore, Signore ma chi fa la volontà del Padre mio, questi entrerà nel regno dei cieli. Quando pregate, dite: Padre […] sia fatta la tua volontà”. E ciò ugualmente è il segreto dei santi: “Così, o Padre, poiché è piaciuto davanti a te”.
 
La preghiera
Maria, donna obbediente (Tonino Bello)

Santa Maria, donna obbediente,
tu che hai avuto la grazia di camminare al cospetto di Dio,
fa che anche noi, come te, possiamo essere capaci di cercare il suo volto.
Aiutaci a capire che solo nella sua volontà possiamo trovare la pace.
E anche quando siamo chiamati a saltare nel buio per poterlo raggiungere,
liberaci dalle vertigini del vuoto e donaci la certezza che, chi fa la volontà del Signore,
non rovina a terra ma cade sempre nelle sua braccia.
Amen.
 
La testimonianza di...
Simona
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando ero lontana dal Figlio Suo e pensavo alla carriera, alla realizzazione sociale e mi ha protetta evitando che facessi errori ai quali sarebbe stato difficile porre rimedio.
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando il male sembrava sopraffarmi e tutto appariva senza speranza intercedendo alla Misericordia del Figlio al fine di trasformare il male del mondo e degli uomini in bene e occasione di conversione.
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando mi ha fatto scoprire la Verità, ossia che sono figlia di Dio nel Suo Figlio Gesù e facendomi provare la stessa gioia che ha provato Lei quando, dopo l’annuncio dell’angelo, ha trasformato la Sua gioia in Carità andando a trovare l’anziana cugina Elisabetta; e così, spinta da questa gioia incontenibile ho lasciato tutto il mio mondo e i miei affetti e sono andata in Africa, dai bambini delle baraccopoli.
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando in un mondo di povertà e di sopraffazione dei potenti sui più deboli e innocenti non mi ha lasciata mai senza risposte e senza conforto, preservandomi dallo “scandalo” che avrebbe potuto rendere tutto senza senso.
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando i pericoli mi sfioravano, sicura della Sua protezione e comunque certa che qualsiasi cosa fosse accaduta, sarebbe stato solo apparentemente voluto dagli uomini, ma che in realtà era solo dono dell’immensa grazia del Padre.
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando contrariamente ai miei progetti, ho dovuto lasciare quei piccoli e tornare a casa, passando dalla straordinarietà quotidiana all’ordinarietà silenziosa, lasciandomi completamente disorientata su quale fosse il disegno del Padre per me.
La Mamma Celeste mi ha sempre tenuto per mano …
Quando mi sono ritrovata come Lei, nel silenzio contemplativo di Nazaret, nella più totale ordinarietà che a volte sembra più pesante dell’apparente eroismo della straordinarietà, non pretendendo di comprendere ogni cosa, ma capendo che l’importante è essere pronti a fare come ha fatto sempre Lei: ad essere disponibili e sempre pronti a dire al Signore “SIA FATTA SEMPRE LA TUA VOLONTA’”.
E così saremo figli della Regina della Pace, perché qualsiasi cosa accada, nel profondo del nostro cuore regnerà sempre una profonda pace che, nell’attesa silenziosa e nascosta, ci fa dire: “vedremo cose maggiori di queste”
Grazie Mamma…

 
Le domande
Maria a Cana rivela non solo Gesù, ma anche se stessa. Si qualifica come donna attenta alla situazione, con occhi e cuore aperto ai bisogni altrui e con la bussola in mano.

  • Ti rivolgi a Maria nelle tue difficoltà?
  • Valorizzi la sua capacità di intercedere presso il Figlio?
  • Ti lasci guidare dalla sua indicazione: “fate quello che egli vi dirà”?