SERVIZIO NAZIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Pellegrinaggi

“Una perenne devozione a Dio, una lunga preghiera fatta con il corpo”.
Descrive così il pellegrinaggio David Le Breton nel suo “Il mondo a piedi. Elogio della marcia” (2000).
A sostenere questa prolungata orazione nei secoli è l’homo viator: l’uomo o la donna che cammina. A testimoniare questa antica tradizione sono i Cantici dei gradini, o delle salite (Salmi dal 119 al 133), recitati dai pellegrini che ascendevano alla città santa di Gerusalemme.
Il pellegrinaggio, volontario “esercizio di spiritualità” (Le Breton) vissuto per lo più a piedi, ha diverse espressioni, che si possono incontrare soprattutto sulle vie per Santiago di Compostela, Gerusalemme e Roma.
A mettersi in cammino sono persone religiose, malate, in ricerca; mosse dal bisogno di manifestare la fede, ottenere una guarigione, venerare le reliquie. Ma anche, soprattutto in tempi recenti, di ritagliarsi del tempo per sé, vivere la sorpresa dell’incontro sulla strada, o semplicemente camminare.

12 Aprile 2024

Il senso e le tappe

Il motto del prossimo Giubileo, “Pellegrini di speranza”, scelto da Papa Francesco, riporta l’attenzione sui significati che accompagnano l’essere pellegrine e pellegrini oggi. Roma, Santiago, Gerusalemme le mete proposte.