Il motto del prossimo Giubileo, “Pellegrini di speranza”, scelto da Papa Francesco, riporta l’attenzione sui significati che accompagnano l’essere pellegrine e pellegrini oggi (dal latino peregrinus, ovvero lo straniero, forestiero, che si recava a Roma).
Il grande evento, che inizierà con l’apertura della Porta Santa, prende vita in un clima di “rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza”, ha scritto il Santo Padre nella lettera per il Giubileo 2025. Un’occasione per sentirci “tutti pellegrini sulla terra in cui il Signore ci ha posto perché la coltiviamo e la custodiamo”, continua. Ma già dal Medioevo e nel Rinascimento il pellegrino cristiano “cammina sotto lo sguardo di Dio” (Le Breton), lungo le cosiddette peregrinationes maiores: verso Roma si recavano i Romei, accompagnati da una croce o le effigi dei Santi Pietro e Paolo; i Palmieri si dirigevano verso la Terra Santa, portavano con sé rami di ulivo o di palma; infine, i Peregrini andavano a Santiago di Compostela, la conchiglia era il loro simbolo.
Nel cristianesimo la pratica del pellegrinaggio è sempre stata centrale; numerose mete sono state raggiunte con l’intenzione di venerare i luoghi e gli oggetti sacri che suscitano il ricordo di Gesù, degli Apostoli e dei Santi. L’Anno Santo, indetto per la prima volta da Papa Bonifacio VIII, doveva ricorrere una volta ogni secolo; poi, per iniziativa dei successivi pontefici venne fissato ogni 25, per consentire a tutte le generazioni di recarsi a Roma presso le tombe dei Santi Pietro e Paolo. Il pellegrinaggio a piedi è una pratica che ancora oggi affascina milioni di persone.
«Nel cammino le tre dimensioni del tempo - presente, passato e futuro - si fondono, permettendo uno sguardo ampio sulla propria esistenza», afferma don Riccardo Pincerato. «Allo stesso tempo è richiesto di mettere in campo il corpo: attraverso fatica, silenzio e tempo per stare con Dio; s’incontra l’Altro, specchio di noi».
Roma
Come quello indetto per il prossimo anno, i Giubilei istituiti in passato hanno aumentato notevolmente il flusso di pellegrini verso la città che ospita al suo interno il Vaticano, cuore della cristianità. Attraverso la Storia vi si sono recati milioni di pellegrini, spinti del desiderio di contemplare le reliquie di Cristo e dei primi martiri. Su tutti gli oggetti di devozione ospitati nell’Urbe durante il Medioevo, si impose la “Veronica”, sudario con impresso il volto di Gesù.
La strada più battuta che conduce a Roma è la Via Francigena, celebre direttrice medievale della penisola italiana, che in realtà attraversava l’Europa occidentale, al cui estremo settentrionale si trova Canterbury. “Tutte le strade portano a Roma” recita il noto proverbio. Chi s’incammina sulla Francigena calpesta per davvero le strade più antiche d’Europa, in un viaggio di 3mila chilometri; oggi, considerata la possibilità di scegliere, molti pellegrini decidono di dedicare al cammino un limitano periodo di tempo, percorrendone solo un frammento.
Santiago di Compostela
Forse è il pellegrinaggio a piedi per antonomasia, quello vissuto sulle numerose vie che conducono alla tomba di San Giacomo. Il Cammino Francese è il più celebre: inizia sulla catena dei Pirenei, nella località di Saint-Jean-Pied-de-Port (Francia), toccando nel tratto spagnolo le principali città del nord; la lunghezza complessiva è di 781 km. Nel 2023 sono circa 400mila i pellegrini giunti a Santiago a piedi, che hanno ottenuto la Compostela, certificato in latino dell’avvenuto pellegrinaggio: credenziale alla mano, la maggior parte di loro è partita da Sarria, Ferrol, Tui e Oporto (Portogallo).
Chi viaggia verso Santiago di Compostela è stato definito da Dante pellegrino “in modo stretto”. La tradizione è iniziata con il ritrovamento del corpo del Santo nel IX secolo, decapitato in Palestina nel 44 d.C.; trasportato dai suoi seguaci in Galizia su una barca condotta da un angelo, secondo la leggenda.
Le reliquie dell’Apostolo sono venerate all'interno della Cattedrale di Santiago di Compostela, meta ambita e sognata nelle giornate di cammino di ciascun pellegrino e pellegrina. Dal 1987 il Cammino di Santiago è diventato il “primo itinerario culturale europeo”.
Gerusalemme
La suggestione unica che nei secoli ha suscitato nei fedeli la visita dei luoghi frequentati in vita da Gesù è il motivo per cui il pellegrinaggio in Terra Santa, in particolare verso Gerusalemme, continua ad attrarre milioni di pellegrini da tutto il mondo. La chiesa del Santo Sepolcro rimane una delle mete più agognate.
Come lungo le altre Vie di pellegrinaggio, nei pressi delle quali si sono sviluppati luoghi di accoglienza e riparo per i pellegrini, anche nella Terra del Santo numerose comunità religiose hanno sviluppato questo carisma. Già dal IV si attesta il trasferimento a Betlemme di alcuni monaci; questi divennero presto un punto di riferimento, offrendosi come guida, o per donare ospitalità.
Il fenomeno con il passare del tempo si è espanso: sono sorti numerosi “ospedali” lungo le direttrici che anche dall’Europa conducevano in Terra Santa; dalla Puglia ci si imbarcava per
l’attraversamento del Mar Mediterraneo. Una volta sbarcati a San Giovanni d’Acri, ci si dirigeva verso i luoghi santi; la salita a Gerusalemme è il vero cuore di questo pellegrinaggio.