“Andate, senza paura, per servire”. Tre parole. Solo tre. Il mandato di Papa Francesco ai tre milioni di giovani arrivato dai cinque continenti per partecipare alla Gmg carioca è semplice, chiaro, diretto. Indirizzato a ciascuno e allo stesso tempo a tutti. “Seguendo queste tre parole sperimenterete che chi evangelizza è evangelizzato, chi trasmette la gioia della fede, riceve gioia: cari giovani, nel ritornare alle vostre case - ha raccomandato il Pontefice - non abbiate paura di essere generosi con Cristo, di testimoniare il suo Vangelo”. “Gesù Cristo conta su di voi. La Chiesa conta su di voi. Il Papa conta su di voi”, ha scandito il Papa. “Portare il Vangelo è portare la forza di Dio per sradicare e demolire il male e la violenza; per distruggere e abbattere le barriere dell'egoismo, dell'intolleranza e dell’odio; per edificare un mondo nuovo”.
“In questi giorni, qui a Rio, avete potuto fare la bella esperienza di incontrare Gesù e di incontrarlo assieme, avete sentito la gioia della fede”, ha continuato Francesco ricordando però che “l'esperienza di questo incontro non può rimanere rinchiusa nella vostra vita o nel piccolo gruppo della parrocchia, del movimento, della vostra comunità”. Perché questo sarebbe come “togliere l'ossigeno a una fiamma che arde”. La fede, infatti, “è una fiamma che si fa sempre più viva quanto più si condivide, si trasmette, perché tutti possano conoscere, amare e professare Gesù Cristo che è il Signore della vita e della storia”. Tutti. Papa Francesco lo rimarca più volte e ripete uno dei messaggi più frequenti del suo pontificato: “il Vangelo è per tutti e non per alcuni, non è solo per quelli che ci sembrano più vicini, più ricettivi, più accoglienti. È per tutti”. “Non abbiate paura di andare e portare Cristo in ogni ambiente – ha ribadito - fino alle periferie esistenziali, anche a chi sembra più lontano, più indifferente. Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore”. Ricordando che “lo strumento migliore per evangelizzare i giovani è un altro giovane”. “Questa è la strada da percorrere”, nella consapevolezza che “Gesù non ci lascia soli, non vi lascia mai soli, vi accompagna sempre” e che l’impegno è sostenuto dalla “compagnia dell’intera Chiesa”. “Evangelizzare – ha concluso - è testimoniare in prima persona l'amore di Dio, è superare i nostri egoismi, è servire chinandoci a lavare i piedi dei nostri fratelli come ha fatto Gesù”.