Il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, insieme al Sinodo dei Vescovi hanno organizzato una veglia di preghiera per la XXXII Giornata Mondiale della Gioventù e in vista dell'inizio del cammino dei giovani verso il prossimo Sinodo che li vede protagonisti.
La veglia si è tenuta sabato 8 aprile alle ore 17:00 presso la Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma. Il tema, quello scelto dal Papa per la GMG 2017: "Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente", ma anche il Sinodo che sta per cominciare.
E' stato proprio Papa Francesco a presiedere la veglia che è ruotata attorno a due testimonianze: quella di una giovane suora, suor Marialisa, che ha raccontato come la vocazione all'amore si sia poi concretizzata pienamente nel progetto di Dio, attraverso la consacrazione. E quella di Pompeo, uno dei pochi sopravvissuti al crollo della scuola di San Giuliano di Puglia che dopo quella esperienza, ha ricominciato a vivere scoprendo la bellezza delle piccole cose e ritendendosi fortunato, nonostante oggi viva in sedia a rotelle.
Tra le due testimonianze, i canti del coro della pastorale giovanile della diocesi di Bari-Bitonto che hanno aiutato a pregare. E - momento significativo - la processione di alcuni ragazzi che hanno portato all'altare la croce della GMG.
Al termine, il discorso di Papa Francesco che ha confessato di aver lasciato da parte quanto aveva scritto precedentemente e di voler andare a braccio, dopo aver ascoltato le storie di Marialisa e Pompeo. E in effetti, il Papa è partito dalle loro vite, ricordando poi la GMG di Cracovia e soprattutto il prossimo Sinodo dei giovani, un "Sinodo per e di tutti i giovani", dove sono loro ad essere protagonisti.
"Questo è il Sinodo dei giovani - ha detto poi il Papa -, e noi tutti vogliamo ascoltarci. Ogni giovane ha qualcosa da dire agli altri, ha qualcosa da dire agli adulti, ha qualcosa da dire ai preti, alle suore, ai vescovi e al Papa. Tutti abbiamo bisogno di ascoltare voi!".
E poi ancora, "nel Sinodo, la Chiesa, tutta, vuole ascoltare i giovani: cosa pensano, cosa sentono, cosa vogliono, cosa criticano e di quali cose si pentono. Tutto. La Chiesa ha bisogno di più primavera ancora, e la primavera è la stagione dei giovani".
SCARICA IL DISCORSO INTEGRALE DI PAPA FRANCESCO ALLA VEGLIA DI PREGHIERA (8 APRILE 2017)