Dal 24 al 26 ottobre si svolge a Salerno il convegno nazionale organizzato dall'Ufficio per i problemi sociali e il lavoro della CEI, in collaborazione con le commissioni episcopali per il laicato e per la famiglia e la vita. Scopo del Convegno è suscitare speranza sapendo leggere fino in fondo i diversi aspetti della crisi.
Il Convegno vuole far conoscere le molteplici azioni che le diocesi italiane, attraverso la loro azione pastorale, offrono come segni di speranza all'interno paese, superando così la sfida che la precarietà porta con se.
Questa situazione di insicurezza e di attesa risulta essere una importante occasione per i cristiani, una provocazione non solo alla nostra umanità, ma anche alla nostra fede, come recita il Salmo 115,1: «Ho creduto anche quando dicevo: ero troppo infelice».
Dobbiamo interrogarci, in quanto credenti in Cristo, e rispondere alla domanda evangelica: "siamo fondati sulla roccia o sulla sabbia?" Mt 7,21-29. A questa questione ineludibile potremo rispondere solamente suscitando intorno a noi la collaborazione di uomini di buona volontà al fine di corrispondere ad un umanesimo veramente integrale.
Nella loro storia, anche dopo grandi difficoltà, i cattolici non si sono chiusi in un pessimismo, né in nostalgie del passato, ma sotto la guida di una moltitudine di santi e testimoni, grandi educatori, hanno ricostruito una nuova città dell'uomo, impegnandosi nel mondo della scuola, della carità, dell'economia, dell'educazione, dell'impegno sociale fin dalla stesura della Rerum novarum (1891) e di tutti i grandi documenti sociali che divennero frutti vitali per le nostre Chiese e sfociarono nella feconda stagione dell'impegno sociale e politico di molti di loro