Chi è
Nato il 10 dicembre 1960, Francesco Miano vive a Pomigliano d'Arco (NA) con la moglie e i due figli.
Laureato in filosofia presso l'Università "Federico II" di Napoli, insegna Filosofia morale presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata". Si occupa di filosofia contemporanea e, in particolare, di problematiche antropologiche, etiche e politiche. Su tali questioni ha pubblicato numerosi saggi e volumi.
Dal 1997 al 2002 è stato direttore dellIstituto Vittorio Bachelet per lo studio delle problematiche sociali e politiche.
Dopo essere stato Vice Presidente nazionale per il Settore Adulti, è stato Presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana dal 2008 al 2014.
È membro della direzione della rivista "Dialoghi".
Traccia di intervento
ANIMATORI ED EDUCATORI IN DIALOGO CON LA FAMIGLIA
Il dialogo tra animatori ed educatori e la famiglia appare oggi, come sempre, ma ancor più di sempre, dimensione irrinunciabile. Se ciò vale per la scuola, vale a maggior ragione anche per la vita della Chiesa e rappresenta un impegno fondamentale per tutti coloro che svolgono al suo interno un servizio educativo.
Tale dialogo appare irrinunciabile anzitutto perché ha come obiettivo la necessità di concorrere effettivamente ad una formazione armonica e globale della persona del giovane di cui si avverte maggiormente oggi lurgenza in un tempo particolarmente segnato dalla frammentazione. A questo scopo diventa imprescindibile la conoscenza diretta delle situazioni delle famiglie di ragazzi e giovani (ormai sempre più varia e differenziata) e la relazione cordiale con le famiglie stesse nella consapevolezza del desiderio di famiglia che appartiene ad ogni persona (e ad ogni giovane), della fragilità e spesso della contraddittorietà della vita delladulto di oggi e del rischio di un patto al ribasso nella vita delle famiglie (che provoca un deficit di speranza facendo prevalere la ricerca di sicurezze reciproche e spesso effimere volte a colmare la paura).
Il dialogo tra animatori ed educatori e la famiglia si inserisce naturalmente in più grande disegno di vita comunitaria e di dinamica ecclesiale da cui non può e non deve prescindere perché nessun animatore ed educatore compie un servizio a titolo personale e nessuno può pensare di contribuire da solo alla formazione dei giovani. Tale dialogo si inscrive nellordine di quel più ampio dialogo intergenerazionale su cui si regge la trama vissuta delle nostre comunità cristiane e della stessa società ed è anche opportunità per favorire una condivisione in famiglia dei cammini di fede (in cui i giovani possono provocare efficacemente gli adulti).
Il dialogo con le famiglie è occasione, pur nella mutevolezza delloggi e partendo da essa, superando immagini edulcorate e stereotipate di famiglia, per annunciare ai giovani la bellezza e la grandezza dellamore, il significato autentico del Vangelo della famiglia.