Claudia Giampietro, Pescara
Ero nella mia stanza, a febbraio, quando ho ricevuto l?e-mail con cui il Comitato Organizzatore della Giornata Mondiale della Gioventù Rio 2013 mi invitava a recarmi a Rio de Janeiro quanto prima per assumere l?incarico di coordinatrice del settore di traduzioni in lingua italiana e restare fino alla fine della GMG. Collaboravo già dall?aprile del 2012 con traduzioni a distanza, e mi aspettavo, come tutti gli altri volontari, di partire a luglio per la formazione. [...] Mi guardo attorno oggi e vedo ragazzi francesi, tedeschi, polacchi, italiani, statunitensi, canadesi, argentini, boliviani, che comunicano tra di loro in portoghese e mi stupisco del fatto che Dio abbia fatto ritrovare insieme in questa ?città meravigliosa? persone che hanno obiettivi comuni e lavorano per la buona riuscita di un evento cattolico così importante. ?La Chiesa è giovane!? e, aggiungerei, entusiasta! Mi basta guardare tutte le mattine i volti dei miei colleghi e l?impegno che ciascuno di noi mette nel realizzare il proprio lavoro.
Filippo Salvi, Anagni
Lavoravo in Italia da circa 3 anni in una Società di consulenza, un lavoro con grandi prospettive di carriera, un contratto a tempo indeterminato che però non riusciva a riempire la mia vita, nonostante riconoscimenti e promozioni. Sentivo che volevo fare altro nella vita, dare un senso alle mie giornate e mettere a disposizione le mie capacità dove davvero ce n?era bisogno. A settembre poi, è arrivata la proposta di partire come volontario internazionale per Rio de Janeiro e far parte del Comitato Organizzatore Locale della GMG. È stato un fulmine a ciel sereno, ma ho capito subito che poteva essere un?occasione importante. Ho accettato, nonostante le tensioni con i miei genitori per la decisione di lasciare un lavoro sicuro. Non ho potuto prendere alcuna aspettativa, ma sentivo che non potevo restare lì. Mi sono dimesso e sono partito: destinazione Rio de Janeiro.
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