In questa sezione trovate il racconto di alcune realtà che in autonomia hanno avuto il coraggio di sperimentarsi in questa “lingua nuova” che è il digitale per creare link, relazioni e far sentire la propria voce sul web. Perché quando si desidera parlare ai ragazzi non si può che non usare il loro linguaggio, il loro mondo: quello appunto dei video.
L'esperienza dei giovani di Pinerolo
La pandemia ha fortemente colpito le diverse attività della parrocchia dello Spirito Santo, dando però il via alla creatività pastorale fortemente voluta dal vescovo di Pinerolo e dal parroco, don Massimo. É nato e cresciuto così il gruppo di adolescenti on line, con un ritrovo settimanale aperto a tutti via zoom e varie telefonate e videochiamate a gruppi per mantenere contatti più stretti.
Viste le notevoli difficoltà a realizzare l’oratorio estivo in presenza si è deciso - afferma l’educatore Fabrizio Bertrand - di lavorare coinvolgendo ancora di più gli adolescenti e proponendo loro una serie di impegni diversificati: uscite sul territorio; animazione nel quartiere; esperienze di volontariato fuori dalla parrocchia; l’estate ragazzi on line.
IL PROGETTO: E… STATE A CASA 2020
Il progetto E…STATE A CASA 2020 ha visto coinvolti il responsabile dell’oratorio, Fabrizio Bertrand , cinque educatori maggiorenni e 23 adolescenti che, incontrandosi a piccoli gruppi hanno progettato e realizzato i video “Estate… a casa 2020: Le cronache di Narnia”. Per quasi un mese adolescenti e giovani si sono incontrati in parrocchia (nel rispetto delle norme anti Covid) realizzando 60 brevi video che sono stati postati sulla pagina YouTube della parrocchia: quattro video al giorno per 15 giorni con il balletto della giornata; la scenetta tratta dalle “Cronache di Narnia”; la riflessione e la preghiera; il gioco o i laboratori. L’iniziativa è stata condivisa sulle diverse chat dei gruppi di catechismo della parrocchia per permettere a bambini e ragazzi di vivere in famiglia alcuni momenti divertenti e costruttivi.
Il progetto ha risposto ad alcune esigenze e desideri emersi dal confronto fra gli educatori:
- Coinvolgere gli adolescenti in esperienze pratiche ma che avessero attinenza con l’animazione;
- Approfondire la conoscenza e la fiducia reciproca fra gli adolescenti e con gli educatori;
- Sfruttare le conoscenze tecnologiche degli adolescenti e le loro passioni;
- Mettersi alla prova in ambiti quali: riprese video, montaggio, stare davanti ad una videocamera;
- Rimanere presenti e vicini alle famiglie della parrocchia fornendo un servizio online educativo;
- Utilizzare un canale digitale di facile accessibilità (YouTube);
- Privilegiare la modalità asincrona per permettere la visione quando più comodi;
- Interazione con i momenti di animazione nel quartiere in presenza.
IL VIDEO
Il video è stato realizzato dall’Oratorio Spirito Santo di Pinerolo e pubblicato sul canale YT della Parrocchia.
CONSIDERAZIONI EDUCATIVE
L’Oratorio di Pinerolo ha avuto il coraggio di provare, di cimentarsi nel digitale - pur non avendo le competenze tecniche - per far sentire la propria voce sul web; tale realtà ci fa comprendere che quando si desidera parlare ai ragazzi non si può che non usare il loro linguaggio, il loro mondo: quello appunto dei video.
Questa realtà, consapevole che i media sono parte integrante delle nostre vite e del modo in cui in esse costruiamo e manteniamo relazioni, ha fatto una scelta - faticosa ma necessaria - per raggiunge i propri ragazzi; l’Oratorio non ha solo osservato ma da fruitore digitale è diventato produttore di contenuti video e in prima persona si è messo in gioco, mettendoci la faccia.
L’osservazione e l’analisi del video realizzato da questa realtà ci permette di ricordare che quando creiamo un video, l’80% del lavoro viene svolto prima di accendere la camera. Prima di creare un video dovremmo essere in grado di rispondere a queste domande:
- qual è l’obiettivo del video?
- a chi si rivolge? qual è il target del video?
- dove verrà pubblicato?
Solo dopo aver risposto a tali domande possiamo procedere con l’ideazione del video senza confusione e avendo ben chiaro l’obiettivo e i destinatari da raggiungere.
Il video realizzato potrebbe poi essere pubblicato in un ambiente digitale ad hoc per quel determinato progetto. Un’attenzione da salvaguardare è quella di costruire uno spazio dai confini definiti per ogni percorso; non è corretto né sufficiente utilizzare un unico portale per pubblicare tutti i contenuti - si crea di far confusione -poiché ci sono comunicazioni, scopi e destinatari differenti.
Creare ambienti digitali ad hoc per ogni progetto delle nostre realtà sembra essere un lavoro immane e lunghissimo ma, con il coinvolgimento dei nostri ragazzi che amano questo mondo e hanno molte più risorse di noi, potremo avere un’occasione in più per far scoprire loro cosa significa mettersi al servizio della comunità e renderli protagonisti a tutti gli effetti.