Può sembrare solo una distinzione in termini, ma non è solo questo. Se penso ai laboratori penso ad esperienze che servono per sviluppare le abilità, imparare a ragionare..
L’estate ragazzi è fatta da giochi, di contatto fisico, sudore, sguardi, relazione e vicinanza. Come faremo a coniugare tutto questo con lo “stare ad un metro di distanza”?
Giocare all’aperto non dovrà assumere il valore di un’imposizione, un dovere o un limite da rispettare. Questa indicazione potrà diventare un’opportunità per educare all’aperto.
La situazione è molto complessa e delicata; quella che ci aspetta quest’anno sarà un’estate diversa, strana, difficile, ma sicuramente indimenticabile. E' necessario un piano B.