Dopo l'evento di agosto, è tempo di fermarsi e riflettere su ciò che si è fatto e su quanto si può ancora fare.
È stato difficile per tutti coinvolgere le diverse realtà locali ma abbiamo provato a far vivere un’esperienza diversa che – soprattutto – va nella direzione che la pastorale giovanile può prendere. È finito il dispositivo per cui si convocano i giovani per istruirli: non c’è più questa disponibilità. È iniziato il tempo di mettersi al loro fianco, ascoltandoli con pazienza e cercando di capire che è possibile dire loro qualcosa di significativo soltanto all’interno di una relazione vera e profonda. A questo miravano i cammini e questo forse sono riusciti a fare.
L’incontro di Roma è stato carico di significati anzitutto perché i giovani sono arrivati dal Papa con un cammino vero alle spalle. Il Papa, poi, ha messo tutta la sua carica e la sua capacità di incontro. È stato davvero un bel momento di Chiesa: ne è testimonianza anche il rimpianto che hanno molti di quelli che non sono venuti…
Di tutto questo, un grazie sincero da parte di tutto il servizio nazionale, per quanto ciascuno di voi ha fatto.
Ovviamente il lavoro non è mai finito. E perché non passi troppo tempo e la memoria sbiadisca, abbiamo preparato un testo per la verifica. È piuttosto articolata: d’altronde articolato è il cammino sinodale. Forse potreste persino utilizzarla per più momento lungo l’anno pastorale che si apre.
Non spaventatevi: si legge in poco tempo e con un po’ di pazienza potrete ritrovare tutto quello che ci siamo detti nell’ultimo anno e mezzo e che va verificato.
Può essere utilizzato nelle consulte dei territori.
Speriamo possa essere, anche questo, uno strumento utile al vostro lavoro.