Donare la verità della fede è il “vertice dell’atto di carità”; e la missione coinvolge ogni credente. La terza catechesi del Card. Betori.
Sguardo, fermezza e nutrimento: sono le tre parole che Mons. Bassetti affida ai giovani nella terza catechesi della Gmg.
La sorgente della missione – spiega Mons. Sigalini – sta in una parola che caratterizza ancora la vicenda umana dei cristiani: il martirio.
L’amicizia con Gesù si fa missione: il rapporto di amicizia con Lui, non fa nascere gruppi chiusi e fermi, spiega Mons. Miglio.
“Come gli atleti alle Olimpiadi si trasmettono la fiamma, noi siamo invitati a trasmettere la luce di Cristo”, spiega ai giovani Mons. Giuliodori.
La vita cristiana è un mandato che spinge fuori; è un invito a non lasciare inaridire il seme della fede, in un’ esistenza senza ideali, dice Crociata.
Solo chi è vero discepolo può essere vero missionario. Mons. Fragnelli ha indicato alcuni passi per entrare in questa “onda rivoluzionaria”.
Per qualcuno forse è stata l’unica occasione per incontrare faccia a faccia il Papa. Voci, colori e sensazioni di una serata indimenticabile.
In mezzo alla folla, per raccontare un clima di attesa spasmodica che si è sciolta, all’arrivo di Papa Francesco, in un immenso abbraccio.
Papa Francesco, accolto a Copacabana, ha invitato a riporre in Gesù la fiducia, ad ascoltarlo e ad accoglierlo. Per mettere ali alla speranza ed essere missionari
“Ieri abbiamo parlato di noi, oggi guardiamo Gesù.” Così mons. Ambrosio ha aperto la catechesi di questa mattina, di fronte ad un gruppo attentissimo.